Bische clandestine. Enna: Operazione “Game Over” in otto a processo

Enna. La Dda di Caltanissetta ha chiesto il rinvio a giudizio per otto persone in quanto responsabili di associazione mafiosa, concorso esterno e gioco d’azzardo, persone che sono entrate nell’inchiesta antimafia “Game Over”. Al vertice di questo gruppo si trova Turi Seminara, che molti ritengono essere, in questo momento, il responsabile provinciale della famiglia di Cosa Nostra con il suo luogotenente, Gaetano Drago di Aidone. L’udienza preliminare ufficialmente si avrà il 16 febbraio e gli altri imputati sono Giuseppe Stella, manovale di Piazza Armerina, Salvatore e Pietro Stella, manovali di Raddusa, il dipendente della Regione Jerry La Malfa di Piazza Armerina, e Ivano Di Marco, operaio che fu arrestato nel viterbese. I sette imputati sono difesi dagli avvocati Franco Azzolina, Egidio La Malfa, Marco Di Dio Datola, Silvano Domina e Massimiliano La Malfa. Solo uno degli otto indagati, Angelo Gloria, 38 anni, imprenditore edile ennese, difeso dall’avvocato Egidio La Malfa, ha chiesto il rito abbreviato, rito che si aprirà il 23 febbraio di fronte al tribunale collegiale di Enna. Angelo Gloria ha rinunciato all’udienza preliminare per andare direttamente al processo. L’imprenditore Gloria, La Malfa, Pietro e Salvatore Stella sono accusati di concorso esterno in associazione mafiosa, mentre Di Marco e Pippo Stella di associazione a delinquere di stampo mafioso. L’operazione “Game Over” fu effettuata dagli agenti della squadra mobile, coordinati dal vicequestore Giovanni Cuciti, a maggio dello scorso anno. Di recente, con l’avviso di conclusione delle indagini, il Pm Roberto Condorelli aveva esteso a Seminara e Drago le accuse di gioco clandestino, aggravato dall’aver favorito Cosa Nostra ed avere sviluppato la nascita di bische clandestine sia in provincia di Enna che nel calatino.