Carceri Sicilia; Cisl: scoppiano e manca personale, stato agitazione

Le carceri siciliane scoppiano. E sono al collasso. “A fronte di una capienza programmata per 5.470 posti-letto, i detenuti ospitati negli istituti penitenziari dell’Isola superano le 8.000 unità”. Per di più, “all’appello delle dotazioni organiche, mancano 550 persone: un vuoto scandaloso”. La denuncia è della Fns Cisl Sicilia, che rende noto lo stato di agitazione della categoria. Il 2 marzo dovrebbe tenersi un incontro tra sindacati e Franco Ionta, capodipartimento del ministero della Giustizia, in occasione di una visita in Sicilia dell’alto funzionario. Ma “se non sarà dato ascolto al malessere dei lavoratori – annunciano Giovanni Saccone e Domenico Ballotta, segretario generale e segretario aggiunto della Fns Cisl Sicilia – tutte le sigle sindacali organizzeranno lo sciopero nelle strutture carcerarie della regione”. Tanto più che nell’Isola sono solo 159 (693 su 68 mila in Italia) i detenuti che, al 31 gennaio, hanno beneficiato della cosiddetta “legge svuotacareri” varata alla fine del 2010, scontando, così, agli arresti domiciliari, la pena. Ora “i nodi sono al pettine”, afferma la Fns Cisl. Anche perché, a causa della carenza di personale, maschile e soprattutto femminile, e per il sovraffollamento delle carceri, in Sicilia la polizia penitenziaria è costretta a turni che superano persino le dodici ore contro le sei dell’orario regolare. Ma al personale, protesta il sindacato, il lavoro straordinario non è pagato né vengono saldate le missioni svolte.