La provincia di Enna si prepara ad ospitare gli immigrati. A Dittaino extracomunitari con lo status di rifugiati politici?
Enna-Provincia - 23/02/2011
Enna. La rivolta delle ultime settimane in Egitto e Tunisia e degli ultimi giorni in Libia ha aumentato il numero di sbarchi di migranti verso Lampedusa e con essa il rischio di un vero e proprio esodo verso le coste siciliane. Per fronteggiare l’emergenza, nei giorni scorsi si sono riuniti i Prefetti della Sicilia per mettere a punto un piano straordinario di ospitalità per i clandestini sbarcati. È stato questo il primo atto adottato dal Prefetto di Palermo, Giuseppe Caruso, nominato commissario per fronteggiare l’emergenza sbarchi, che ha poi chiesto di individuare in tutte le provincie quelle aree che, in caso di necessità, potrebbero ospitare gli immigrati. A collaborare la Prefettura di Enna, che tiene il filo diretto con il Commissario Caruso, nella ricerca dei siti c’è la Protezione Civile di Enna che, con in testa il dirigente del Dipartimento, l’arch. Pietro Conte, già da due settimane si è attivata.
“Si tratta di una fase propedeutica per individuare i luoghi coperti per essere utilizzati al fine dell’emergenza umanitaria» ha spiegato l’arch. Pietro Conte. Tra i luoghi più idonei individuati dalla Protezione Civile c’è certamente una struttura di 5 mila mq a Dittaino (nella foto), accanto l’Asi. Nato come centro di addestramento professionale dell’Asi, la struttura è stata successivamente consegnata alla Protezione Civile che ha nei pensieri quello di farla diventare un centro strategico. I locali potrebbero essere utilizzati per diverse altre attività oltre all’accoglienza di immigrati. Già da quindici giorni sul luogo ci sono volontari di associazioni che stanno ripulendo la struttura con l’obiettivo di renderla fruibile. A regime potrebbe contenere tra centocinquanta e duecento persone. La Protezione Civile sta inoltre pensando alla messa in sicurezza con l’opera di recinzione dell’area.
“È un luogo strategico vista la sua centralità e la vicinanza con l’autostrada – dice il dirigente del Dipartimento di Protezione Civile di Enna, Pietro Conte – Per l’eventualità noi stiamo lavorando per ospitare velocemente e dignitosamente queste persone e con costi minimi”. Un’ospitalità, ha poi aggiunto Conte, che potrebbe riguardare coloro i quali avranno lo status di rifugiati politici.
Ma se Dittaino, nel caso in cui ce ne fosse di bisogno, potrebbe essere il centro con maggiori possibilità di ospitare gli immigrati, ci sono anche altri luoghi pronti a collaborare. “Sono stati individuati anche altri luoghi a Piazza Armerina, Enna, Villarosa, Sperlinga o Gagliano nel caso in cui fosse necessario. Si tratta – continua l’arch. Conte – di strutture private, associazioni preposte a questo tipo di attività o alberghi dismessi”.
Si sta poi cercando di individuare delle aree dove impiantare dei campi. Difficile al momento fare ipotesi sul numero di posti totali in provincia perchè, dice Conte, si è in una fase “di screening a cui hanno aderito tante associazioni di volontariato che saranno coinvolte in caso di bisogno”. Tutto, dunque, dipenderà dall’evolversi della situazione libica perchè se gli scontri continueranno è più alta la possibilità che gli sbarchi aumentino in maniera esponenziale come ha detto ieri il ministro degli Esteri, Frattini. Il territorio ennese, dal canto suo, è pronto a dare un contributo nel caso in cui verrà chiamato in causa per ospitare gli immigrati.
William Savoca
(la foto ultima si riferisce ad immigrati da poco sbarcati)