La struttura, che ricade in territorio di Piazza Armerina, è immersa nel verde, ai piedi di Montagna di Marzo, ed è raggiungibile percorrendo la strada che dalla città dei mosaici porta a Barrafranca passando per il bivio di Aidone. Un territorio tra il verde che il reverendo Caputo, in previsione del possibile arrivo di immigrati, descrive così: “Credo che questo luogo sia ideale per ospitare queste persone”. Disposta su due piani, la struttura è stata ristrutturata quindici anni fa “con lo scopo di accogliere persone con disagi ed è finalizzata ad opere sociali” dice Caputo ricordando che già in passato “abbiamo presentato domanda alla Regione per adibire la nostra struttura all’accoglienza di extracomunitari”.
“Sicuramente per un atto di solidarietà nei confronti di chi è fuggito per la libertà. Vogliamo inoltre aiutare le autorità in questo momento di crisi”. La struttura che la chiesa cristiana Avventista – che nel distretto di Piazza Armerina annovera 250 persone – può ospitare trenta persone: “Se ci verrà detto di ospitare queste persone ci faremo trovare pronti. Ci appoggeremo alla Cooperativa Arcobaleno e saremo pronti con il personale necessario”.
Ieri mattina il reverendo Caputo ha ricevuto la visita di un funzionario della Prefettura di Enna che ha analizzato lo stato della struttura e gli è stata ribadita la disponibilità ad ospitare gli immigrati clandestini qualora il territorio ennese fosse chiamato ad operare in tal senso.
William Savoca