Troina. Redditi agricoltori dimuniscono?, ci pensa l’energia rinnovabile

Troina. Perché sono molte le domande all’Assessorato regionale per l’energia intese ad ottenere rilascio dell’autorizzazione unica per l’installazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili nei terreni agricoli del territorio dell’Ennese? E’ una domanda attuale, che impone una riflessione sulla situazione di sofferenza in cui versa l’agricoltura troinese. Il problema degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, di cui si comincia a parlare in paese, va visto in stretta relazione con la crisi generale che stanno vivendo gli agricoltori della provincia di Enna. Secondo i dati recenti dell’Eurostat relativi all’Italia, i redditi pro capite degli agricoltori sono diminuiti del 3,3 % nel 2010 e sono inferiori al 17% dei redditi di 5 anni fa. Con redditi in caduta libera, è molto facile convincere gli agricoltori demotivati a cedere i loro terreni per speculazioni edilizie o legate alle energie rinnovabili. In questa situazione ci sono ampi margini d’azione per speculatori che, non avendo alcune interesse per l’ambiente e nessuno slancio imprenditoriale, puntano ad ottenere l’autorizzazione unica per installare gli impianti per poi rivendere i terreni a prezzi maggiorati agli operatori del settore. “Se guadagno poco o nulla dalla mia attività di agricoltore o allevatore, perché non vendere o cedere in affitto i miei terreni a chi vuole installare un impianto produttivo di energie elettrica da fonti rinnovabili, per avere una rendita superiore?”, si chiede il contadino. E’ facile intuire quale possa essere la risposta che il contadino dà ad una simile domanda. I pannelli fotovoltaici a terra provocano l’inaridimento del suo in poco tempo il “soil sealing”, l’impermeabilizzazione del terreno. Per questo motivo in Germania, che all’avanguardia nella produzione di energia da fonti rinnovabili, non sono consentiti impianti fotovoltaici sui terreni coltivabili. Delle domande per installare impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, fino ad ora, non sono molte quelle andate a buon fine. Gli incentivi statali alle energie rinnovabili in Italia sono i più alti rispetto a quelli degli altri paesi europei. E’ questa un’altra delle ragioni che spiega perché c’è anche in provincia di Enna la proliferazione di domande per ottenere le autorizzazioni uniche per installare impianti di produzione di energia elettrica e termica dal fotovoltaico, eolico e biomassa. E’ molto probabile che, con il nuovo decreto sulle energie rinnovabili, diminuirà il numero delle domande di autorizzazione per installare impianti fotovoltaici, eolici e da biomassa da realizzare nei terreni agricoli. Il nuovo regime di aiuto prevede una riduzione degli incentivi ed una regolamentazione più restrittiva dell’installazione a terra degli impianti fotovoltaici. La potenza nominale non può essere superiore ad 1 mw e, nel caso di terreni appartenenti al medesimo proprietario, gli impianti devono essere collocati ad una distanza non inferiore a 2 km. All’installazione dell’impianto deve essere destinato non più del 10% della superficie del terreno agricolo disponibile. Questi limiti non si applicano ai terreni agricoli abbandonati da almeno 5 anni.

Silvano Privitera