E aggiungono: “Siamo stanchi di sentirci dire che il disservizio è causato dalla mancanza di fondi comunali e che, a breve, si provvederà a far ripristinare la refezione scolastica. In relazione a quanto sopra, per motivi strettamente personali e per esigenze familiari, chiediamo dunque che, a partire dall’anno scolastico 2011/2012, per i nostri figli della classe 2ª B, venga introdotto l’orario di 30 ore”.
Il dirigente scolastico, pertanto, ha inviato una nota al Sindaco, all’assessore alla Pubblica Istruzione, al dirigente del Servizio pubblica istruzione, nella quale rappresenta le lamentele dei genitori affermando che nel periodo di sospensione del servizio mensa nelle sezioni e classi a tempo pieno, durante i rientri pomeridiani, si sono registrate assenze di alunni, specie nella 2ª B del plesso Truppia”. Infine ha chiesto “formale dichiarazione di impegno finanziario al Comune per la copertura del servizio mensa per gli anni scolastici 2010/2011 e 2011/2012”.
Quanto scritto, il 23 febbraio, dalla d.ssa Paola Drago:
“In riferimento all’articolo su “Aidone: genitori infuriati per sospensione mensa”, ritengo doverose alcune puntualizzazioni dopo l’articolo pubblicato su “ViviEnna”. I genitori infuriati (ed Angela Rita Palermo oltre ad essere giornalista è anche un genitore) e la redazione di Vivienna prima di parlare di disservizi debbano conoscere le motivazioni, i tempi tecnici e che per stipulare un contratto ed attivare il servizio occorre che la ditta presenti la documentazione prescritta. Il ritardo è spesso sinonimo di garanzia per un futuro servizio ottimale, soprattutto in questo caso per i piccoli utenti.
Le famiglie sanno che il tempo pieno alla scuola primaria può temporaneamente sospendersi e che la frequenza alla scuola d’infanzia non è obbligatoria, nè l’erogazione della mensa. Tuttavia il Comune di Aidone ha assicurato un servizio con pochissime interruzioni dal dicembre 2006 al gennaio dell’anno in corso. Prima di lanciarsi in improbabili sparate giornalistiche si dovrebbe verificare quanti siano i Comuni della provincia di Enna che garantiscono il servizio mensa (forse Aidone è uno dei pochissimi) e, come diceva l’ex dirigente scolastico Lidia Di Gangi e come presumo dica anche l’attuale dirigente, la mensa del Comune di Aidone è “il fiore all’occhiello” dell’Istituto comprensivo. Tutto questo anche se nessun genitore o docente o amministratore o giornalista locale ha ritenuto opportuno parlarne bene fino ad oggi quando si ci lamenta impropriamente. Per la regolarità degli atti (purtroppo per coloro che ne saranno colpiti) si dovrà aspettare che tutto sia in regola: è obbligatorio. Le ditte che hanno concorso al bando sono l’una contro l’altra armate ed i ricorsi sono all’ordine del giorno. Presso gli uffici competenti, comunque, si possono visionare gli atti e rendersi conto che i disservizi non esistono. Basta chiedere”.