Servizio mensa scolastica ad Aidone: disservizi? No, è il nostro fiore all’occhiello!!!

Aidone. Il titolo è quanto aveva suggerito Paola Drago, in qualità di responsabile area P.I. del Comune di Aidone, in replica (che riportiamo integralmente in calce) alla pubblicazione della news “Aidone. Genitori infuriati per prolungata sospensione servizio mensa”, in data 22 febbraio. Ancora oggi una ulteriore notizia sulla mensa scolastica aidonese, della giornalista Angela Rita Palermo che scrive: “Quindici genitori degli alunni frequentanti la classe 2ª B – con orario a tempo pieno – della scuola Primaria del plesso Truppia del Comprensivo “Cordova” hanno inviato al dirigente scolastico Luigi Minacapilli una missiva nella quale chiedono che, a partire dall’anno scolastico 2011/2012, venga introdotto per i figli l’orario delle 30 ore settimanali. La decisione dei richiedenti è legata al funzionamento della mensa scolastica, attualmente sospesa da più di un mese e mezzo. “Premesso che il problema della refezione scolastica – scrive il gruppo di genitori – non viene risolto nelle scuole interessate dal servizio, per cui noi genitori ci vediamo costretti ad organizzarci autonomamente per non lasciare a digiuno i nostri figli, non ce la sentiamo più di procedere con soluzioni arrangiate. Questa situazione di precariato che grava sulle spalle dei bambini non ci piace più”.
E aggiungono: “Siamo stanchi di sentirci dire che il disservizio è causato dalla mancanza di fondi comunali e che, a breve, si provvederà a far ripristinare la refezione scolastica. In relazione a quanto sopra, per motivi strettamente personali e per esigenze familiari, chiediamo dunque che, a partire dall’anno scolastico 2011/2012, per i nostri figli della classe 2ª B, venga introdotto l’orario di 30 ore”.
Il dirigente scolastico, pertanto, ha inviato una nota al Sindaco, all’assessore alla Pubblica Istruzione, al dirigente del Servizio pubblica istruzione, nella quale rappresenta le lamentele dei genitori affermando che nel periodo di sospensione del servizio mensa nelle sezioni e classi a tempo pieno, durante i rientri pomeridiani, si sono registrate assenze di alunni, specie nella 2ª B del plesso Truppia”. Infine ha chiesto “formale dichiarazione di impegno finanziario al Comune per la copertura del servizio mensa per gli anni scolastici 2010/2011 e 2011/2012”.

Quanto scritto, il 23 febbraio, dalla d.ssa Paola Drago:
“In riferimento all’articolo su “Aidone: genitori infuriati per sospensione mensa”, ritengo doverose alcune puntualizzazioni dopo l’articolo pubblicato su “ViviEnna”. I genitori infuriati (ed Angela Rita Palermo oltre ad essere giornalista è anche un genitore) e la redazione di Vivienna prima di parlare di disservizi debbano conoscere le motivazioni, i tempi tecnici e che per stipulare un contratto ed attivare il servizio occorre che la ditta presenti la documentazione prescritta. Il ritardo è spesso sinonimo di garanzia per un futuro servizio ottimale, soprattutto in questo caso per i piccoli utenti.
Le famiglie sanno che il tempo pieno alla scuola primaria può temporaneamente sospendersi e che la frequenza alla scuola d’infanzia non è obbligatoria, nè l’erogazione della mensa. Tuttavia il Comune di Aidone ha assicurato un servizio con pochissime interruzioni dal dicembre 2006 al gennaio dell’anno in corso. Prima di lanciarsi in improbabili sparate giornalistiche si dovrebbe verificare quanti siano i Comuni della provincia di Enna che garantiscono il servizio mensa (forse Aidone è uno dei pochissimi) e, come diceva l’ex dirigente scolastico Lidia Di Gangi e come presumo dica anche l’attuale dirigente, la mensa del Comune di Aidone è “il fiore all’occhiello” dell’Istituto comprensivo. Tutto questo anche se nessun genitore o docente o amministratore o giornalista locale ha ritenuto opportuno parlarne bene fino ad oggi quando si ci lamenta impropriamente. Per la regolarità degli atti (purtroppo per coloro che ne saranno colpiti) si dovrà aspettare che tutto sia in regola: è obbligatorio. Le ditte che hanno concorso al bando sono l’una contro l’altra armate ed i ricorsi sono all’ordine del giorno. Presso gli uffici competenti, comunque, si possono visionare gli atti e rendersi conto che i disservizi non esistono. Basta chiedere”.