PD Enna: “politica sanitaria dissennata, attenta solo a costi gestione”

Enna. “La notizia della chiusura dei reparti di ostetricia degli ospedali di Piazza Armerina e Leonforte rappresenta l’epilogo della cronaca di una “morte annunciata“ è la dichiarazione di Mario Alloro Segretario provinciale PD, che continua: “La progressiva trasformazione dei due presidi ospedalieri in poliambulatori (PTA) comporta, infatti, per come abbiamo da tempo avuto modo di dire, la conseguente perdita non solo di posti letto, ma di importanti reparti a tutela della salute dei cittadini. Tutto ciò nonostante le assicurazioni da parte dell’assessore Russo di potenziamento e salvaguardia di tali strutture ospedaliere di fondamentale importanza”.
“Il piano sanitario, ideato sul nostro territorio da Judica e Lombardo – fa presente Alloro – continua così a realizzarsi, senza che minimamente si sia provveduto a potenziare l’Umberto I°. La dimostrazione più lampante è proprio la necessità di trasferire i pazienti nei reparti di rianimazione o di urgenza di tutta la Sicilia a causa della carenza di posti disponibili ad Enna. Il grave episodio avvenuto, nei giorni scorsi a Leonforte non rappresenta che la logica conseguenza di una politica sanitaria dissennata ed attenta solo ai costi di gestione piuttosto che alla salute dei cittadini. Vorrei ricordare che il rapporto posti letto-abitanti in Sicilia è il più basso d’Italia attestandosi a 3.2 posti letto ogni 1000 abitanti. La provincia di Enna paga un prezzo ulteriore a causa dell’ampia estensione territoriale, dell’orografia prevalentemente montana, servita da una rete viaria poco più che borbonica”.
Duro attacco del segretario provinciale del PD ad uno dei rappresentanti ennesi all’Assemblea regionale eletto nelle liste del Presidente Lombardo: “L’on. Paolo Colianni, che di questa riforma è stato uno dei principali sostenitori, farebbe bene, anzicchè lanciare accorati allarmi, di presentare all’Assemblea Regionale proposte di modifica a tale scellerata riforma della sanità. Noi riteniamo che, come recentemente statuito dalla Suprema Corte, occorra privilegiare la salute dei cittadini rispetto alle logiche ragionieristiche che comportano tagli dissennati ai servizi sanitari, occorre pertanto proceder alla immediata riapertura dei reparti chiusi dotando gli stessi di adeguato personale e mezzi e, in una logica di servizi sanitari integrati, potenziare l’Umberto I che dovrebbe svolgere le funzioni di ospedale di riferimento procedendo alla specializzazione dei reparti ospedalieri dei presidi di Piazza Armerina e Leonforte al fine di evitare inutili doppioni”.