Circolo dei lettori Enna: Io leggo, tu leggi, noi leggiamo. Storie ad alta voce

Enna. L’idea del Circolo nasce sicuramente dall’amicizia. Quella che lega le persone che vi hanno dato vita, fatta di consuetudini, affetto e scambio di libri. Fatta di cose e di parole. Un amore antico per la lettura e il piacere della condivisione.
La Libreria Minerva, di Massimo e Marilena Castellana, il cui padre Mario fu primo e indimenticato libraio per molti di noi piccoli lettori, è l’ospite perfetto delle nostre prime iniziative. In cantiere ci sono molti progetti, ma non abbiamo nessuna ansia di realizzare tutto e subito. Ci piace la lentezza. Proprio quella che si impara leggendo i libri. Pensiamo a letture a tema, reading speciali di poesia, incontri, approfondimenti, uno spazio per la riflessione e, perchennò, anche per la scrittura. Il tutto, seguendo un nostro preciso percorso ideale che, ci porta tra l’altro a valorizzare ciò che (autori, voci, argomenti, idee…) oggi appare “minore”, lontano o semplicemente dimenticato. Niente dunque casi letterari o novità editoriali, niente promozioni.

“Io leggo, tu leggi, noi leggiamo. Storie ad alta voce”
è la nostra prima iniziativa, partita a febbraio. Una serie di libri (selezionati con cura secondo i criteri di cui abbiamo parlato, ma anche in funzione di test per il futuro) da leggere insieme, ad alta voce. Ci si vede ogni venerdì, alle sei del pomeriggio nel salottino della libreria Minerva. Un libro passa di mano in mano, e le voci si susseguono.
Le ragioni di questa scelta sono tante e si intrecciano tra loro. Il bisogno comune, innanzitutto, di andare alla radice, all’essenza delle cose, alla semplicità del loro accadere. Un libro, innanzitutto si legge. E un po’ ci hanno stancato quegli incontri in cui il blabla più o meno autoreferenziale di ciascuno soffoca spesso la limpidità della parola-sorgente. Volutamente, questo è uno spazio senza presentazione (se non per una breve scheda sull’autore e una bibliografia fornita a ciascuno all’ingresso), senza dibattito e senza commento, dove la parola scritta è tutto e, nel momento in cui viene detta, può espandersi nell’aria e dispiegare tutte le sue valenze.
Non c’è un lettore professionista, ma come si diceva prima, tutti possono leggere se vogliono, e la tensione comune che si crea (niente a che vedere con l’ansia) è pura condivisione – è come un cerchio magico che ci tiene uniti e dentro la storia.
Mentre uno legge, gli altri vanno recuperando felicemente cose – normali tanto tempo fa, oggi moneta fuori corso – come la capacità/piacere di serenamente ascoltare e altrettanto serenamente e liberamente immaginare.
Anche per tutto questo, per le valenze educative e “curative” dell’iniziativa, ne prevediamo di analoghe per l’autunno, con i bambini e con le persone in difficoltà (ospedali, ospizi…). Con la formula leggermente diversa di “Io leggo per gli altri” già collaudata a livello nazionale in una fitta rete di volontariato.
Abbiamo già letto “L’anonima concimi” di Umberto Domina (Bietti, 1974). Stiamo leggendo “Cronaca di una morte annunciata” di Gabriel Garcia Marquez ().


Cinzia Farina