Enna. Forse altro sequestro di beni per l’Ato rifiuti

Enna. Rimane sempre precaria la situazione del servizio di raccolta dei rifiuti in provincia di Enna, situazione che potrebbe peggiorare tra qualche giorno visto che c’è la necessità di impegnare altri soldi per rendere adeguata la discarica di Cozzo Vuturo, che riceve i rifiuti di tutti e venti i comuni dell’ennese, in quanto sia l’Arpa che la Commissione provinciale per l’ambiente hanno chiesto interventi concreti per evitare che possano avvenire inquinamenti del territorio a causa della presenza di percolato. Per effettuare questi interventi ci vogliono soldi per cui i sindaci sono costretti ad intervenire dal punto di vista finanziario. La situazione sicuramente più grave è il fatto che, con molta probabilità, ci sarà ancora una volta il sequestro dei beni dell’Ato Rifiuti, dopo la sentenza della Cassazione, che ha restituito ai giudici del tribunale di Enna tutta la documentazione che prevede la nomina di un giudice di controllo che dovrebbe provvedere ancora una volta al sequestro dei beni mobili ed immobili, attualmente in possesso dell’Ato Rifiuti, gestito da una commissione di liquidazione, composta dall’ingegnere Margiotta, dal commercialista Bellettati e dall’avvocato Azzolina. Tutto il personale adibito al servizio di raccolta dei rifiuti si trova ancora in stato di agitazione ed è probabile che il presidente della commissione di liquidazione, ingegnere Giuseppe Margiotta, programmerà una serie di incontri con i rappresentanti dei sindacati per cercare di affrontare il problema del personale, del servizio di raccolta dei rifiuti, del costo del servizio totale che, allo stato attuale, non ha trovato una soluzione certa perché i sindaci continuano a sostenere che il servizio per tutta la provincia può essere fatto con un costo che si aggira intorno ai 19 milioni, mentre il piano elaborato dalla commissione di liquidazione si ferma tra i 22/23 milioni di euro. Una differenza di quattro milioni, essenziale per avere un servizio certo ed ottimo dal punto di vista della qualità, e si potrà anche discutere sulla raccolta differenziata che ancora ad Enna ed in provincia ha la percentuale più bassa della Sicilia e che è obbligatoria, come viene sostenuto dagli organi regionali. Intanto l’assessore regionale all’Energia, Giosuè Marino, ha comunicato che sono stati approvati gli schemi di statutto e gli atti costitutivi delle nuove Società di regolamentazione dei servizi di raccolta (Srr) di cui dovranno fare parte obbligatoriamente i comuni e la Provincia regionale. Schemi di statuto e atti costitutivi che dovranno essere approvati dai consigli comunali.