Enna. Coppia aggredita da circa 20 cani vicino al Pronto Soccorso

Enna. Una coppia di coniugi, che si stava recando al pronto soccorso dell’ospedale Umberto I di Enna, ha passato un brutto quarto d’ora a causa della presenza di un branco di cani randagi che è solito stazionare all’interno dell’ospedale. I coniugi Arena, martedì pomeriggio, intorno alle 17, per motivi di salute, si stavano recando al pronto soccorso, quando, poco distante (appena una trentina di metri) sono stati assaliti da un branco di cani (circa 20) che con fare aggressivo si volevano lanciare contro le due persone, le quali, molto intelligentemente, sono rimaste ferme, anche se la paura era tanta ed avevano tanta voglia di scappare.
Per quasi cinque minuti la tensione è stata palpabile, poi i cani hanno desistito dalla loro aggressività e si sono allontanati. Il signor Arena ha chiamato con il cellulare il 113 per segnalare la presenza dei cani all’interno dell’ospedale e proprio a poca distante dal Pronto Soccorso, che è uno dei reparti più frequentati dall’Umberto I, ma la centrale operativa della Polizia, ha risposto che quello era un compito che spettava i vigili urbani, i quali,ovviamente, raramente sono intervenuti per cercare di eliminare questo grave inconveniente.

“Il comandante dei vigili urbani, Aldo Gloria, potrebbe benissimo predisporre un servizio di controllo ed operare con la collaborazione di personale idoneo e specifico per cercare di catturare questi cani randagi che sono veramente tanti ed alcuni di essi sono veramente pericolosi, perché non è la prima volta che persone vengano attaccate”.

L’Assessore comunale all’agricoltura, Luigi Savarese, ha voluto replicare alle contestazioni del consigliere comunale dell’MPA, Biagio Scillia, in seguito ai lavori della III Commissione Consiliare e, in particolar modo, ha contestato l’iniziativa dell’amministrazione comunale di voler realizzare un nuovo canile, tenuto anche conto che il comune paga circa 300 mila euro all’anno ad un canile di Delia per accudire ai cani del capoluogo, sottolineando come lo stesso sia un progetto poco chiaro con un iter più che decennale. “Spiace dover prendere atto – dichiara Luigi Savarese – che il consigliere Scillia, del quale ho avuto modo di apprezzare la serietà e l’onesta intellettuale nello svolgere il proprio mandato, si sia questa volta allineato alla parte più demagogica dell’opposizione presente in Consiglio”. “Voglio infatti ricordare al consigliere Scillia – prosegue l’assessore Savarese – come il progetto del nuovo canile comunale sia stato oggetto di esame nel corso di diverse sedute di Commissione e, in ultimo, di un’apposita seduta di Consiglio Comunale, che ha visto l’approvazione di una risoluzione di mozione all’unanimità. Per cui sul progetto del canile c’è conoscenza e condivisione da parte di tutti i consiglieri comunali”. “Questo progetto – aggiunge Savarese – è in discussione solo da due mesi e vede il comune impegnato nell’ipotesi di realizzazione di una struttura autonoma, che dovrebbe essere realizzata ristrutturando l’immobile già acquisito dell’ex Consorzio Agrario in contrada Scarlata, lungo la statale 192, a circa sei chilometri da Enna. Questa soluzione, unanimemente condivisa, consentirebbe di realizzare un canile in grado di ospitare 600 animali con un costo di realizzazione pari a un milione e mezzo di euro. Tale costo sarebbe brevemente ammortizzabile, soprattutto se prendiamo in considerazione del fatto che il comune capoluogo spende, attualmente, circa 300mila euro all’anno per usufruire di una struttura privata al di fuori del territorio comunale”. “Siamo quindi – conclude l’assessore Savarese – nella fase di reperimento del necessario finanziamento che potrebbe avvenire, compatibilmente con le esigenza generali di bilancio, accedendo ad un prestito con la Cassa Depositi e Prestiti. Come è possibile constatare facilmente stiamo parlando di progetti e di azioni concrete finalizzate a trovare una soluzione valida ad un problema che è sicuramente decennale”.