Formazione Sicilia: firmato accordo-quadro per riorganizzazione settore

È a una svolta l’annosa questione della formazione professionale regionale. Ne dà notizia la Cisl, che fa sapere che stamani, nella sede dell’assessorato regionale all’Istruzione, a Palermo, la quasi totalità dei rappresentanti del mondo del lavoro e delle imprese e i vertici politico-istituzionali della Regione, hanno dato il via libera alla riorganizzazione del settore. Hanno firmato l’accordo-quadro: l’assessore regionale Mario Centorrino affiancato, durante i lavori preliminari, dal dirigente generale Ludovico Albert. Quindi Cisl e Cgil e le associazioni degli enti di formazione, Forma e Cenfop. Lo Snals ha comunicato il proprio ok annunciando che apporrà la firma entro pochi giorni, dopo il formale semaforo verde degli organi interni competenti. E un “giudizio positivo” hanno espresso Confindustria Sicilia, Confapi, Confservizi, Confcommercio, Cna regionale, Confcoop, Coldiretti e Confagricoltura, che attendono tutti d’essere convocati dall’assessorato per la formale sottoscrizione, entro pochi giorni, dell’accordo. Maurizio Bernava, segretario generale Cisl, ha così commentato: “Ci siamo battuti per ottenere una riorganizzazione del settore su basi di efficienza ed efficacia e sul modello di quanto già fatto, in Sicilia, sul fronte della sanità. La Cisl ha puntato a restituire la formazione alla sua naturale funzione, di servizio al mercato del lavoro. Anche perché, logiche clientelari e parassitarie, inadeguatezza e obsolescenza, hanno finito per fare di questo mondo, per troppo tempo, un buco nero del bilancio regionale. Questo ha penalizzato i lavoratori e la parte buona del sistema, in primo luogo”. “Siamo convinti – ha continuato Bernava – che l’accordo quadro consentirà di far coincidere, tutela occupazionale e sociale dei lavoratori, contenimento della spesa e riqualificazione del settore. Soprattutto, permetterà alla formazione professionale regionale di liberarsi di quei cosiddetti enti che, fuori da ogni regola, hanno contribuito alla lievitazione del debito e alla delegittimazione di attività che sono, invece, strategiche per lo sviluppo della Sicilia”. Per la Cisl hanno preso parte ai lavori, stamani, Giorgio Tessitore, della segreteria regionale e Vito Cudia, della Cisl Scuola Sicilia.

Sono otto le associazioni imprenditoriali che si sono dette pronte a firmare, stamani, l’accordo-quadro per la riorganizzazione della formazione professionale regionale. Sono: Confindustria Sicilia, Confapi, Confservizi, Confcommercio, Cna regionale, Confcoop, Coldiretti e Confagricoltura. Hanno dato la propria disponibilità nel corso dell’incontro che si è svolto nella sede dell’assessorato regionale all’Istruzione, a Palermo. Le otto associazioni hanno ritenuto il testo scaturito dal confronto di mesi tra governo e parti sociali, “in grado di avviare la ristrutturazione del settore necessaria affinché la formazione torni a essere un servizio, nel mercato del lavoro, alle imprese da una parte, ai lavoratori dall’altra”. Confindustria Sicilia, Confapi, Confservizi, Confcommercio, Cna regionale, Confcoop, Coldiretti e Confagricoltura attendono ora la convocazione da parte dell’assessore competente, Mario Centorrino, per la formale sottoscrizione del testo-quadro.

“Quella di oggi rappresenta una svolta importante nel settore della formazione professionale in Sicilia. Un grosso passo avanti verso la definitiva riforma del settore”. Lo ha detto l’assessore regionale per l’Istruzione e la Formazione professionale, Mario Centorrino, dopo la definizione dell’accordo quadro siglato con Cgil, Cisl e le rispettive federazioni di categoria.
L’accordo definisce i requisiti per accedere al Piano Regionale per l’Offerta Formativa (Prof). Tra i punti cardine del documento: blocco delle assunzioni e parametro unico, fondo di garanzia e albo unico, mobilita’ e accreditamenti.
In particolare, l’accordo prevede, gia’ a partire dall’avvio del Prof 2011, che non saranno finanziati gli enti di formazione che non siano in grado di produrre il Durc, non abbiano accantonato il Tfr e non osservino il contratto nazionale sulla Formazione.
L’articolo 3 dell’accordo prevede che il governo prepari un ddl con richiesta di corsia preferenziale all’Ars per raggiungere, tra gli altri, questi obiettivi: incremento della dotazione del Fondo di garanzia, l’istituzione di un albo unico ad esaurimento nel quale dovranno essere iscritti tutti i dipendenti degli enti assunti a tempo indeterminato entro il 31 dicembre del 2008, la creazione di un fondo di incentivazione per i lavoratori dimissionari o in mobilita’.
Secondo l’intesa perfezionata oggi, infatti, tra le altre cose, sono previsti interventi per fare in modo che i lavoratori in mobilita’ possano occupare i posti lasciati vuoti dai dimissionari. I lavoratori che, invece, saranno in esubero saranno impegnati in attivita’ di riqualificazione, mentre per le nuove assunzioni gli enti dovranno comunque utilizzare i soggetti dell’albo unico.
Tra i nuovi requisiti obbligatori per l’accreditamento viene inserita la prassi dell’invio mensile delle quietanze per le spettanze del personale. La chiusura delle rendicontazioni, poi, dovra’ essere richiesta non oltre l’avvio del successivo Piano formativo, che in alcuni casi, secondo il tipo di formazione, potra’ essere triennale. Ogni piano sara’ stilato dopo appositi incontri tra amministrazione e sindacati.
Per l’anno in corso si fara’ riferimento a risorse del Fondo sociale europeo e fondi nazionali. Per le anualita’ successive, si fara’ ricorso alle risorse Fse, ad integrazione della spesa dedicata al piano di formazione professionale con risorse regionali.

L’accordo-quadro per la riorganizzazione della formazione professionale in Sicilia, si regge su una “serie di punti qualificanti” che, secondo la Cisl, sono i seguenti: accompagnamento mediante incentivi alla pensione, dei lavoratori che abbiano già maturato i requisiti minimi; rifinanziamento del fondo di garanzia anche attraverso trasferimento automatico nel fondo delle somme in precedenza destinate a enti che dovessero perdere la titolarità; creazione di un albo unico a esaurimento in cui inscrivere i lavoratori assunti entro il 31 dicembre 2008 che, se dovessero perdere il rapporto di lavoro nel proprio ente, avranno diritto a essere ricollocati in altri enti mano a mano che saranno disponibili posti corrispondenti alla loro qualifica professionale. Ancora, il duplice impegno della Regione: a provvedere alla riqualificazione dei lavoratori che attendono la ricollocazione; e a varare in sede legislativa, all’Ars, anche in occasione dell’approvazione della legge regionale di bilancio, le norme eventualmente occorrenti per l’attuazione piena, in ogni parte, dell’accordo-quadro. Al riguardo, annuncia la Cisl che “il governo regionale predisporrà pure le norme di interpretazione autentica necessarie a fugare ogni equivoco e poter pagare con economie di gestione gli stipendi arretrati, fino al dicembre 2010”. La Cisl sottolinea, inoltre, che “il via libera all’accordo-quadro spiana la strada all’approvazione entro qualche ora, da parte della Commissione regionale per l’impiego, del Prof 2011” (il Piano regionale dell’offerta formativa, ndr). Il testo-quadro, infatti, è “coerente con i vincoli che la Cri aveva posto all’unanimità, il 27 dicembre scorso, al momento dell’approvazione del piano provvisorio per il 2011”.