Enna. Presenza del gallo alla processione del Venerdì Santo: diffidato Vescovo Mons.Pennisi da animalisti

Enna. Diffidato dal Coordinatore regionale del Partito Animalista Europeo il Vescovo di Piazza Armerina ed una comunicazione inviata anche all’autorità giudiziaria relativamente la partecipazione alla processione del Venerdì Santo del “gallo”.
In attesa di potere attingere ulteriore notizie riportiamo integralmente l’esposto (omettendo sia i riferimenti del giovane libero professionista trapanese, che ha anche inserito nella comunicazione la sua foto). Quanto prima vi aggiorneremo sugli sviluppi.


Il sottoscritto ——— in qualità di Coordinatore per la Regione Sicilia del movimento politico Partito Animalista Europeo
PEMESSO CHE
A Enna il giorno 22 aprile come ogni anno si svolge la “ processione dei misteri “ in occasione della settimana santa. Durante la celebrazione che avviene per le strade della città un gallo vivo viene narcotizzato con del vino e ornato di nastri colorati per ricordare una “tradizione“ .
Sottoporre un’animale a sevizie, a fatiche o a comportamenti insopportabili per le sue caratteristiche etologiche rappresenta un illecito penale ai sensi dell’art. 544-ter c.p. che punisce con la reclusione fino a diciotto mesi. La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate ovvero li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi.
Tenere un animale in condizioni incompatibili con le sue caratteristiche etologiche rappresenta un illecito penale ai sensi dell’art. 727 c.p.
L’utilizzo dell’animale narcotizzato con del vino va a violare anche il Decreto 6 Maggio 1940, n. 635 – Regolamento per l’esecuzione del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, Art.129
Trattenimenti vietati “Tra i trattenimenti vietati a termine dell’art.70 della legge sono: le corse con uso di pungolo acuminato, i combattimenti tra animali, le corride, il lancio delle anitre in acqua, l’uso di animali vivi per alberi di cuccagna o per bersaglio fisso e simili”. NOTA: il Decreto Legislativo 13 luglio 1994, n.480 Riforma della disciplina sanzionatoria contenuta nel testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, approvato con regio decreto 18 giugno 1931, n.773, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 4 agosto 1994, n.258, ha abrogato all’articolo 13 comma b) e c) gli articoli 70 e 129 sopra riportati.
A norma del nuovo testo dell’art.727 c.p. (…)” sono vietate, per fare altri esempi, le corse con pungolo acuminato, i combattimenti di animali, le corride, e ogni apologia di reato, o che offendono o mettono in pericolo altri interessi pubblici tutelati dalle norme Ufficiale 4 novembre 1994, n.258 indirizzata a Prefetti, Commissari del Governo, Presidente Giunta Regionale Valle d’Aosta, Questori e per conoscenza al Ministero di Grazia e Giustizia, al Ministero dell’Industria, al Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, al Comando Generale della Guardia di Finanza in cui si legge: “(….) Va inoltre precisato che l’abrogazione degli artt. 126, 125 e 129 del Regolamento di esecuzione del TULPS, conseguente all’abrogazione del predetto art. 70, non fa venir meno l’antigiuridicità delle condotte ivi elencate a mero titolo esemplificativo, allorché si tratti di attività costituenti comunque reato.
La suddetta celebrazione con il coinvolgimento assurdo ed inaccettabile di un povero animale rappresenta una tradizione barbara ed incivile che calpesta il rispetto degli animali oltretutto altamente diseducativa e tale da istigare alla violenza sui deboli ed indifesi.
PRESO ATTO
che la settimana santa è stata riconfermata anche per l’anno 2011 e si svolgerà in data 22 aprile a partire dalle ore 16:00 circa;
che la vicenda ha interessato molti cittadini ennesi che, sconcertati per quanto viene inflitto ogni anno al povero animale, hanno deciso di rivolgersi al Partito Animalista Europeo;
che alcuni militanti del Partito Animalista Europeo, nonché lo scrivente Coordinatore siciliano il giorno 22 aprile 2011 saranno presenti alla processione al fine di verificare quanto sopra esposto
pertanto
DIFFIDA
il Vescovo di Enna affinchè sospenda l’utilizzo dell’animale durante la processione.

(n.d.r.: Nutriamo forti, ma proprio forti, dubbi sull’affermazione che “la vicenda ha interessato molti cittadini ennesi che, sconcertati per quanto viene inflitto ogni anno al povero animale, hanno deciso di rivolgersi al Partito Animalista Europeo”), per tale motivo abbiamo dato la possibilità ai cittadini di dire la loro attraverso il blog.



“La suddetta celebrazione con il coinvolgimento assurdo ed inaccettabile di un povero animale rappresenta una tradizione barbara ed incivile…”; beh, basterebbe analizzare queste poche parole per dire quanto strano sia l’intervento di Enrico Rizzi (nella foto da lui stesso inviata) Coordinatore per la Regione Sicilia del movimento politico Partito Animalista Europeo il quale scrive da Trapani, sottoscrive, cita, ri-cita (o recita?!) e sciorina leggi a go-go sul maltrattamento degli animali, ma, ahinoi, non analizza alcuni aspetti di non poco conto.

Alcune affermazioni di Rizzi provocano delle perplessità perchè si ha l’impressione che lo stesso su certi temi non sia stato granchè informato dagli “amici ennesi”, così come vengono chiamati obbligandolo a fare una magra figura. Ed allora andiamo ad analizzare quanto da lui scritto permettendoci – e nessuno ce ne voglia – di spiegare a Rizzi alcuni aspetti di cui non è stato portato a conoscenza.

Innanzitutto commette un gravissimo errore quando afferma che “la settimana santa è stata riconfermata anche per l’anno 2011”. Va ricordato a Rizzi che la Settimana Santa (con le S maiuscole) non è una sagra di quartiere ne tantomeno una manifestazione culinaria, ma è un evento religioso che affonda le sue radici nei secoli. È una manifestazione secolare che non si rinnova di anno in anno; un’informazione dovuta, questa, che i segnalatori “amici ennesi” hanno dimenticato di sottolineare (dimenticanza?!).

Altro elemento che Rizzi dovrebbe chiarire con più precisione è l’affermazione “…barbara ed incivile” riferito alla tradizione. Innanzitutto da dove nasce tale convinzione? Bisognerebbe capire se Rizzi parla “motu proprio” o se qualche buontempone ha riferito idee proprie perchè la Settimana Santa è un EVENTO RELIGIOSO e di FEDE. Se il buon Rizzi fosse stato ad Enna se ne sarebbe certamente accorto anziché di sentenziare con affermazioni che ledono un’intera città che in questi riti ha le radici. Ancor peggio è se a far dire queste cose sia stato qualche ennese che, forse, non ha ben inteso il significato della Settimana Santa e, chissà, ne nasconde dietro faccende terze.

Ma c’è da chiedersi ancora, perchè mai nessun amico ennese ha espresso le proprie diffidenze su questa tradizione (sul cui merito entreremo a breve…)? Chi ha informato l’amico Rizzi – a cui va il riconoscimento per l’opera del suo partito – ha colpevolmente mancato di darne le giuste delucidazioni su quanto avviene ad Enna durante la Settimana Santa.

Su quali basi ed informazioni Rizzi afferma che “per le strade della città un gallo vivo viene narcotizzato con del vino e ornato di nastri colorati per ricordare una tradizione” ?
Rizzi cita numerose leggi sul trattamento degli animali, ma colpevolmente non si ferma a considerare il ruolo del gallo. Diciamo colpevolmente perchè se solo Rizzi (o chi per lui) avesse studiato la figura del gallo all’interno della processione, avrebbe capito che l’animale non subisce alcuna sevizia, anzi ha un ruolo privilegiato, di tutto rispetto proprio per quel che rappresenta all’interno di quella che lui giudica come una banale tradizione. Né tanto meno al gallo viene sottoposta alcuna sostanza stupefacente o comunque vietata. Ma elemento importantissimo che Rizzi e gli amici ennesi dimenticano (?) di dire è che il gallo non viene ucciso, ma muore di morte naturale quando ne arriverà il suo tempo. Rassicuriamo quindi chi in questo momento è preoccupato.
Ci permettiamo, inoltre, di dire che nessuno può arrogarsi il diritto di fare delle accuse su qualcosa di cui non è a conoscenza. Per quel che siamo riusciti a scoprire noi, il gallo viene preparato qualche giorno prima da una famiglia ennese il cui pensiero non è quello di farne delle sevizie, anzi tutt’altro perchè il gallo è considerato un vero patrimonio da custodire e difendere. Esso non viene ubriacato ma ADDORMENTATO dopo aver mangiato sostanze genuine. Nonostante ciò che ne possa dire qualcuno.

L’impressione purtroppo è quella che il buon Rizzi sia stato portato ad affrontare una vicenda di cui non è a conoscenza e forse, prima di adire a delle “diffide”, avrebbe fatto meglio di informarsi e mettersi in contatto con i responsabili evitando così di lasciarsi andare ad affermazioni pesanti oltre che gravi. Un’azione del genere – ossia diffida al Vescovo e informazione per conoscenza alla Procura della Repubblica, Carabinieri e Sindaco – non trova nessuna ragionevole spiegazione se non il fatto che possa essere nata solo per fare del rumore, per strumentalizzare o, magari, per andare verso chissà quale obiettivo che noi, francamente, non riusciamo ad individuare e, per avvalorare la nostra umile tesi lanciamo una provocazione.
Rizzi e l’intero movimento politico “Partito Animalista Europeo” sono scesi in campo per difendere “il povero animale”, ma perchè allora non fa un discorso più ampio difendendo la figura dei tanti “agnelli” che per Pasqua vengono sacrificati? Anche l’agnello è un animale “sacrificato” in questo periodo, eppure Rizzi&amici ennesi non ne fanno accenno. Ci permettiamo di dire perchè non c’è in mezzo la Settimana Santa, evento sempre più bello, amato e ricercato che, proprio per la sua straordinarietà dà modo di esprimersi a tanti.

Sarebbe a questo punto opportuno che si facessero vivi gli amici ennesi (naturalmente con tanto di nomi e cognomi) che hanno segnalato il “caso” spiegando le Loro idee ed il perchè hanno omesso dal dare informazioni complete a Rizzi che si è esposto direttamente da Trapani.

A Rizzi, che ha già anticipato d’essere presente ad Enna il 22 aprile con i suoi militanti, lanciamo il nostro invito affinchè si goda la splendida e RELIGIOSA processione del Venerdì Santo e si renda effettivamente conto, insieme agli amici ennesi, che il gallo non ha mai subito e non subirà alcun maltrattamento.

William Savoca per la Redazione di ViviEnna


VIDEO: Settimana Santa e Pasqua a Enna (parte3)
:

Il “gallo” nella processione: minuti 8.20; 8.37; 8.39

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