Palermo, lezione di storia dell’Arte Islamica

Inizia venerdì presso il Centro Scolastico Imera di via delle Croci, 6 a Palermo, il Corso di Storia dell’Arte Islamica organizzato dall’Associazione SiciliAntica in collaborazione con la Facoltà di Lettere dell’Università di Palermo. Dopo la presentazione di Mario Giacomarra, Preside della Facoltà di Lettere, di Rita Giordano d’Avenia, Direttrice del Centro Scolastico Imera, di Angelamaria Fugaro, Preside del Centro Scolastico Imera, di Maria Annunziata Lima, Docente di Storia dell’Arte Bizantina e Medievale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Palermo e coordinatroce del Corso e di Alfonso Lo Cascio, della Presidenza Regionale SiciliAntica si terrà la prima lezione dal titolo “Presenza islamica in Sicilia”. Relatore sarà Alessandro Musco, Docente di Storia Medievale presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Palermo. Il Corso prevede 10 lezioni e visite guidate alla Galleria regionale di Palazzo Abatellis, alle terme di Cefalà Diana e al Museo della ceramica di Caltagirone. Alla fine sarà rilasciato agli iscritti un attestato di partecipazione. Per informazioni: Tel. 346.8241076. E-mail: palermo@siciliantica.it.

La conquista islamica della Sicilia inizia nell’anno 827 e per più di due secoli l’isola divenne parte dello spazio geografico e politico musulmano. Secondo la maggioranza degli storici, in quel periodo la Sicilia rifiorì sia economicamente che culturalmente e godette di un lungo periodo di pace e prosperità. Ma dal punto di vista artistico poco è rimasto. Se ad esempio nell’oggettistica le tracce sono numerose e visibili, in architettura invece nulla si è conservato. Aiuta non poco l’archeologia, che soprattutto in questi ultimi anni, ha contribuito a recuperare i segni, spesso nascosti o quasi cancellati, della Sicilia islamica: tracce di moschee, di fortificazioni o di bagni turchi, molte volte sovrapposte a successive strutture cristiane. Con l’arrivo degli Altavilla e a termine di una guerra di conquista durata circa 30 anni, la Sicilia uscì definitivamente dall’enclave musulmano per entrare nell’orbita cristiana. Ebbe quindi inizio il processo di latinizzazione dell’isola. La presenza islamica però non terminò con la caduta di Noto nel 1091, come è dimostrato dal fatto che la totalità delle architetture arabe di Sicilia appartenga al successivo periodo normanno.

Il Corso sull’Arte Islamica, che affronterà i numerosi aspetti del variegato mondo segnato per circa due secoli dalla presenza culturale dell’elemento musulmano, è un ulteriore tassello di un cammino molto più articolato che l’Associazione SiciliAntica sta portando avanti da circa quattro anni sugli aspetti storico-artistici più significativi dell’isola. Un percorso iniziato con la Storia dell’Arte greca e che attraverso appuntamenti annuali e toccando le tappe più significative dei periodi artistici, arriverà fino all’età moderna. Il Corso vuole condurre quest’anno alla riscoperta di un periodo suggestivo, ma spesso sconosciuto nella storia della Sicilia, iniziato nel’827 con lo sbarco a Marsala e conclusa nel 1061 quando i cavalieri normanni attraversano lo stretto e iniziano la riconquista e la trasformazione dell’isola in terra cristiana.
Alfonso Lo Cascio, Presidenza regionale SiciliAntica