Enna. Piano rifiuti: sempre distanze tra Ato e Sindaci

Enna. Le dimissioni della commissione di liquidazione, composta dall’ingegnere Margiotta, dall’avvocato Azzolina e dal commercialista Bellettati, avvenute qualche giorno prima di Pasqua, di fatto ha messo in crisi tutto il sistema legato al servizio di raccolta dei rifiuti ed ha bloccato alcune iniziative che avrebbe dovuto portare la raccolta differenziata in alcune comuni della provincia, capoluogo compreso. Che si dovesse arrivare ad una rottura tra commissione di liquidazione e sindaci dei 20 comuni era facilmente prevedibile. Tutto è nato dalla notevole differenza economica (circa quattro milioni di euro) tra un piano economico generale, elaborato dalla commissione di liquidazione (23 milioni di euro) e la sommatoria dei piani economici dei singoli comuni (19 milioni). Sostanzialmente la commissione di liquidazione ha più volto evidenziato che con 19 milioni non era possibile effettuare il servizio in tutti i comuni della provincia, anche perché 6 milioni e mezzo servono per pagare la Regione Siciliana, che autorizza l’utilizzo della discarica di Cozzo Vuturo dove vengono abbancati i rifiuti solidi urbani, ma su questo delicato ed importante argomento i sindaci hanno fatto orecchie da mercante, bloccando di fatto qualsiasi iniziativa protesa verso il miglioramento del servizio. I comuni, con le dimissioni della commissioni, avranno il compito di gestire in prima persona la raccolta dei rifiuti solidi urbani, quindi devono provvedere ad organizzare il servizio, e non è detto che lo facciano nel migliore dei modi, e poi c’è da affrontare questa crisi improvvisa in attesa che si riesca, successivamente a creare le nuove società, le cosiddette Srr, che avranno il compito difficile di andare ad una gestione più razionale meno dispersiva del servizio di raccolta dei rifiuti,e soprattutto andare alla ricerca di un equilibrio nel bilancio economico della società con la speranza che tutto proceda nel migliore dei modi tra le tariffe da emettere con l’approvazione dei Consigli comunali e le bollette da pagare da parte degli utenti perché se manca la liquidità i problemi rimangono sempre attuali. Nel corso della settimana che va ad incominciare è probabile che vi sia un incontro tra i sindaci e la commissione di liquidazione per dei chiarimenti, per un possibile riesame della situazione, anche se le differenze, sempre sul piano economico, sono notevoli e lo sono state già sin dal primo insediamento della commissione di liquidazione.


Il collegio di liquidazione dell’ATO EnnaEuno intende precisare, che rimane responsabilmente al proprio posto, attenendosi esclusivamente al ruolo di liquidatori della società e demandando a ciascun Comune di provvedere in regime emergenziale allo svolgimento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.
Infatti, l’onere della gestione diretta, conseguente all’annullamento dell’affidamento del servizio a Sicilia Ambiente, era da ritenersi una semplice azione di supplenza, straordinaria rispetto ai compiti affidati al collegio dal legislatore con la L.R. n.9/2010.
Come più volte annunciato sin dal 29 gennaio u.s., si trattava di un periodo transitorio nelle more della costituzione della nuova struttura societaria SRR, destinato a una ricognizione complessiva delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili.
In questi mesi sono stati predisposti dei piani tecnico-economici che, basandosi su dati oggettivi, fissavano una soglia del costo del servizio decisamente ridotta rispetto a quello contrattualmente stabilito con Siciliambiente. Questa soglia era un obiettivo ragionevole di contenimento della spesa, da raggiungere con una forte collaborazione da parte delle forze sindacali, ma che si rivela oggi incompatibile con gli stanziamenti dei Comuni, attestati in linea di massima sui costi 2010.
La nostra azione di questi tre mesi era finalizzata inoltre a non esasperare le tensioni sociali, garantendo l’attuale livello occupazionale. Evidentemente quest’onere non poteva e non può sfociare in una forma pur giustificata di irresponsabilità collettiva da addossare esclusivamente al collegio di liquidazione.