Enna. Interrogazione dell’on. Elio Galvagno del PD all’assessore regionale alla sanità su medici veterinari

Enna. Elio Galvagno, deputato regionale del PD, ha presentato un’interrogazione all’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo evidenziando che senza aggravio di spesa per le casse regionali, 400 medici veterinari liberi professionisti, dopo anni di precariato, sono stati ‘stabilizzati’ a tempo indeterminato nelle strutture sanitarie regionali in virtù dell’accordo collettivo nazionale (ACN) recepito e applicato dalla Regione siciliana; che ad Enna il Direttore generale dell’Azienda Sanitaria provinciale, Nicola Baldari, con propria delibera 863 del 21 dicembre 2009, ha provveduto a trasformare i contratti di convenzione libero-professionale di diritto privato in contratti di specialistica ambulatoriale a tempo indeterminato ai 43 medici veterinari operanti sul territorio provinciale che hanno usufruito della stabilizzazione con garanzia (ai sensi del decreto Assessorato Sanità n.1799/2009) del mantenimento della retribuzione percepita alla data del 31.12.2008. Inoltre, l’onorevole Galvagno ha rilevato che, dopo appena sette mesi dalla trasformazione dei contratti, l’Assessorato regionale alla sanità, con propria nota esplicativa, ha contestato, nel giugno del 2010, ad alcune Aziende sanitarie della Sicilia, inclusa quella di Enna, i calcoli effettuati per la trasformazione dei contratti dei medici veterinari, sostenendo la necessità di detrarre l’ENPAV e l’IRAP; ritenuto che tali oneri non siano a carico dei medici veterinari specialisti ambulatoriali mentre la Regione, invece, ha rideterminato i conteggi, decurtando, di conseguenza, le ore agli specialisti; considerata: l’incongruenza di una simile interpretazione, di fronte al fatto che la somma decurtata non rappresentava una elargizione extralavorativa e rientrava nel monte ore prestato dagli specialisti. Si vuole sapere “per quali ragioni l’ASP ennese, senza sentire le organizzazioni sindacali né i rappresentanti degli stessi medici veterinari, ma solo sulla scorta di una circolare assessoriale ed ignorando il decreto 1799/2009, con proprie delibere n. 2130 e 2131/2010, ha provveduto a tagliare ad ogni singolo specialista sei ore settimanali che, di fatto, corrisponde a una decurtazione del 35% circa, imponendo, peraltro, il recupero della retribuzione delle ore rese in sovrappiù dal 1° gennaio al 31 luglio 2010; se l’assessore non ritiene quantomeno discutibile che la decurtazione operata dall’ASP 4, rischiando di incidere sull’efficienza del servizio sul territorio e per la sanità animale (la cui capacità di contenimento delle infezioni porta a notevoli risparmi sulle indennità da corrispondere agli allevatori per l’abbattimento dei capi infetti di tubercolosi, brucellosi e leucosi) venga di fatto riofferta ai medici veterinari dalla stessa ASP attraverso progetti ad obiettivo, al di fuori dell’ACN; se non ritenga illegittimo, da parte dell’ASP 4 e del Dipartimento ASOE, Servizio 9, dell’Assessorato regionale alla Salute, aggirare la contrattazione sindacale prevista dall’ACN ed il rispetto del Codice deontologico della Professione Medico Veterinaria, attraverso questa proposta unilaterale che non tutela in alcun modo gli specialisti veterinari e che ha, peraltro, una durata limitata nel tempo.