Padre e figlio pregiudicati arrestati per violazione arresti domiciliari e spaccio sostanze stupefacenti in concorso

Piazza Armerina. Arrestati il pregiudicato Salvatore Nicotra, classe 1970 – quale aggravamento della misura cautelare degli arresti domiciliari cui era sottoposto – ed il figlio Alex Nicotra, classe 1990, poiché colpito da misura cautelare disposta dal G.I.P., indiziato del reato di detenzione ai fini spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.
In particolare, i due congiunti, nel mese di aprile, si erano resi protagonisti di numerosi episodi inerenti proprio un traffico illecito di sostanze stupefacenti. Alcuni giorni addietro, gli investigatori, nell’effettuare un controllo domiciliare presso l’abitazione di Salvatore Nicotra – ove lo stesso risultava sottoposto agli arresti domiciliari – procedevano alla perquisizione di due soggetti, nonché i familiari del Nicotra presenti. I controllati, assumevano un contegno stranamente agitato, quasi a temere della presenza degli agenti armerini. A riscontro dello strano atteggiamento assunto dai sottoposti al controllo di Polizia, dopo qualche decina di minuti, Francesco Scevola, sopraggiungeva nell’abitazione di Salvatore Nicotra tenendo in mano un casco e dopo aver bussato alla porta, accedeva all’interno. Essendo tale “visita” molto sospetta, avuto riguardo al fatto che lo Francesco Scevola stava accedendo nell’abitazione di un pregiudicato sottoposto agli arresti domiciliari, in ora tarda e senza un plausibile motivo lecito, e quasi a sottendere una confidenza domestica già sperimentata, gli investigatori procedevano alla sua perquisizione. Proprio all’interno del casco dello Scevola, rinvenivano un involucro che risultava contenere hashish, in quantitativo considerevole e verosimilmente sufficiente al confezionamento di circa 100 dosi.
Accertato quanto sopra, gli investigatori armerini, dichiaravano in stato arresto il Salvatore Nicotra e Francesco Scevola.
Durante l’esecuzione del servizio, ignaro della presenza dei poliziotti, il figlio Alex Nicotra si avvicinava nell’abitazione sottoposta a perquisizione, e, sorpreso dagli agenti, letteralmente lanciava il figlio neonato nelle braccia della madre, dandosi alla fuga per le viuzze limitrofe della città armerina, a riprova del suo coinvolgimento nell’attività di spaccio posta in essere dal padre con lo Scevola.
Le ulteriori indagini condotte dagli investigatori armerini, facevano luce sul pieno coinvolgimento di Alex Nicotra nell’acquisizione dello stupefacente, da consegnare al padre attraverso lo Scevola, confermata anche dalla apparentemente immotivata fuga di Alex alla vista dei poliziotti.
Le positive risultanze investigative, venivano accolte dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Enna, che richiedeva al Giudice competente l’emissione della misura cautelare a carico del figlio. Misura eseguita dai poliziotti armerini che, ultimati gli atti di rito, associavano il giovane pregiudicato alla Casa Circondariale di Enna, a disposizione dell’A.G. procedente.
Per quanto riguarda il padre, invece, già l’intervento dei poliziotti armerini, eseguito in concomitanza con le recenti festività di pasqua – quando Salvatore Nicotra veniva sorpreso in compagnia di un pregiudicato, con una dose di hascisc – determinava l’emissione, da parte del giudice competente, di un decreto con cui veniva disposto l’aggravamento della misura degli arresti domiciliari, tramutandoli in custodia cautelare in carcere, provvedimento anch’esso eseguito dagli investigatori.