Accertato quanto sopra, gli investigatori armerini, dichiaravano in stato arresto il Salvatore Nicotra e Francesco Scevola.
Durante l’esecuzione del servizio, ignaro della presenza dei poliziotti, il figlio Alex Nicotra si avvicinava nell’abitazione sottoposta a perquisizione, e, sorpreso dagli agenti, letteralmente lanciava il figlio neonato nelle braccia della madre, dandosi alla fuga per le viuzze limitrofe della città armerina, a riprova del suo coinvolgimento nell’attività di spaccio posta in essere dal padre con lo Scevola.
Le ulteriori indagini condotte dagli investigatori armerini, facevano luce sul pieno coinvolgimento di Alex Nicotra nell’acquisizione dello stupefacente, da consegnare al padre attraverso lo Scevola, confermata anche dalla apparentemente immotivata fuga di Alex alla vista dei poliziotti.
Le positive risultanze investigative, venivano accolte dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Enna, che richiedeva al Giudice competente l’emissione della misura cautelare a carico del figlio. Misura eseguita dai poliziotti armerini che, ultimati gli atti di rito, associavano il giovane pregiudicato alla Casa Circondariale di Enna, a disposizione dell’A.G. procedente.
Per quanto riguarda il padre, invece, già l’intervento dei poliziotti armerini, eseguito in concomitanza con le recenti festività di pasqua – quando Salvatore Nicotra veniva sorpreso in compagnia di un pregiudicato, con una dose di hascisc – determinava l’emissione, da parte del giudice competente, di un decreto con cui veniva disposto l’aggravamento della misura degli arresti domiciliari, tramutandoli in custodia cautelare in carcere, provvedimento anch’esso eseguito dagli investigatori.