Enna Calcio: C’è ancora aria di festa, ma bisogna pensare al futuro

C’è ancora aria di festa ad Enna dopo la salvezza conquistata in Eccellenza con la vittoria ai danni del Santa Croce. Da due giorni, infatti, negli ambienti dove di solito si riuniscono i tifosi non si parla d’altro se non del successo dell’Enna. La vittoria ha fatto riscoprire l’orgoglio dei tifosi gialloverdi che dopo tanti bocconi amari mandati giù durante la stagione, hanno finalmente gioito. Basta pensare che sulla tribuna di Santa Croce erano presenti oltre duecento tifosi ennesi che non si sono voluti perdere la partita. Una stoccata, però, è partita dal presidente Antonino Spallino alle istituzioni locali assenti: “Di solito gli amministratori sono presenti in queste occasioni” ha detto Spallino a fine gara. A tre giorni di distanza l’uomo del momento è ancora Guido De Maria che, sconfiggendo ogni dubbio ed incertezze, è riuscito a portare l’Enna alla salvezza per il secondo anno consecutivo. Questa volta, però, è stato più difficile perchè ha dovuto farlo solo nella parte finale del campionato dopo essere subentrato a Cannistraro.
Questo, secondo tutti i tifosi, basta a confermarlo per la prossima stagione. E, nonostante il campionato sia finito da pochi giorni, c’è già chi si pone delle domande sul futuro. In molti temono che si ripeta l’angosciante tira e molla che si è visto nelle ultime due estati.

Iscrizione si o iscrizione no? In tal senso Spallino, che rappresenta un gruppo di imprenditori nisseni, ha spiegato che in loro c’è tutta la volontà d’andare avanti a patto che si uniscano imprenditori ennesi e che anche l’amministrazione locale dia qualche supporto. Nonostante sia stato un anno dispendioso di energie, non c’è tempo per la società di riposarsi perchè se veramente c’è l’intenzione di andare avanti c’è da programmare il futuro e sono tante le incognite. Innanzitutto in società dove sono stati solo due i dirigenti più in vista, ossia Cannarozzo e Spallino. Troppo poco per una società d’Eccellenza.

Non è un mistero che c’è la necessità di rifondare e ringiovanire la società con altri uomini in grado di ridare sorriso all’ambiente, stimoli nuovi e fiato alle casse. E naturalmente affidarsi, laddove è possibile, a uomini ennesi. Allargare la società con altri dirigenti, quindi, dovrà essere il primo passo di Spallino che ha davanti a sè tre mesi per programmare la nuova stagione evitando così d’arrivare a luglio con incertezze che metterebbero in dubbio il futuro dell’Enna.

Sfruttare l’onda emotiva di questi giorni, inoltre, potrebbe essere un punto a favore degli attuali dirigenti che hanno in mano una società più sana – economicamente parlando – rispetto al passato ed una tifoseria che ha dimostrato d’essere matura per traguardi molto più ambiziosi di un triste spareggio per la salvezza.