Enna: Incontri di Arteca per i diritti dell’infanzia

Sensibilizzare i giovani sul tema dei diritti umani e in particolare su quello dei diritti dell’infanzia. È questo l’obiettivo che si sono prefissati di raggiungere i rappresentanti dell’associazione Arteca Onlus attraverso una serie di incontri da sviluppare nelle scuole. Ed il primo appuntamento è già stato realizzato al liceo linguistico “Lincoln” di Enna dove si è svolto un dialogo aperto con gli studenti che hanno risposto positivamente e con grande interesse alle tematiche proposte dimostrando sensiblità e apertura verso argomenti spesso trascurati nelle normali attività didattiche. Arteca Onlus è nata nel 2008 per iniziativa degli ennesi Mauro Cammarata, 28 anni, laureato in Linguistica presso l’Università di Firenze, Giovanni Perna, 28 anni, laureato in Sociologia, ed i calabresi Fabio Mancini e Maria Rosaria D’Agostino.

“Stiamo incontrando gli alunni delle scuole medie e superiori cercando di avviare con loro un dialogo su temi quali volontariato, interculturalità, inclusione sociale e rispetto per l’altro, in un momento in cui il fenomeno dell’immigrazione investe la nostra società in maniera massiccia” hanno detto i quattro ragazzi spiegando che durante gli incontri – condotti da Giovanni Perna – “vengono proiettati alcuni video informativi che Arteca ha realizzato in Thailandia, nella zona di confine con l’attuale Myanmar, per documentare la situazione dei profughi birmani”.

Questi incontri sono la base di un progetto più ampio che si sta sviluppando e che verrà proposto alle scuole di Enna e del sud Italia nel prossimo anno scolastico. Arteca è un’associazione per la cooperazione e lo sviluppo educativo che ha come scopo quello di promuovere e incoraggiare attività in ambito educativo e formativo rivolte, in particolare, a minori appartenenti a contesti di disagio sociale. Da tre anni è, inoltre, attiva sul territorio di frontiera fra Thailandia e Birmania, dove porta avanti un programma di sostegno sociale ed educativo per bambini rifugiati appartenenti ai gruppi etnici Mon e Karen, in fuga dalle loro terre a causa della persecuzione militare.