Enna. Comitati cittadini su pagamento rifiuti anni 2004 e 2005

“Come spellare soldi ai cittadini fregandosene del’esigenze e dei diritti!”. Toni di contestazione duri dal presidente provinciale dei Comitati cittadini ennesi, Carmelo Di Marco, sul pagamento tariffa pregressa dei rifiuti anni 2004 e 2005, richiesto dalla SERIT in questi giorni: “Sugli inviti di pagamento (con minaccia di fermo amministrativo) recapitati ai cittadini ed inviati dalla Serit ennese per il mancato pagamento della Tariffa di igiene ambientale per gli anni 2004 e 2005, i comitati evidenziamo due aspetti rilevanti sul fronte politico e quello tecnico giuridico. Questi solleciti non sono regolari poichè la Serit sta disconoscendo il fatto che migliaia di ricorsi dei cittadini sono stati decisi dalla C.T.P. di Enna a favore dei ricorrenti, mentre nessun giudizio favorevole alla legittimità degli atti emessi dall’ente impositore. Inspiegabile, quindi la perseveranza nella vessazione nei confronti dei cittadini – sottolinea Di Marco – che da sempre hanno espresso, attraverso i comitati e le associazioni di consumatori, la volontà di voler pagare il servizio, per una tariffa giudicata dai cittadini più equa e legittima.
“Perchè – chiediamo – i sindaci non sono mai intervenuti sul pregresso neanche di fronte alla palese illegittimità degli atti emessi ed ora si tenta di “battere cassa” attraverso azioni coercitive?. Addirittura non si tiene conto neanche di coloro che hanno presentato ricorso recepito positivamente dalla CTP di Enna e di quelli in attesa di decisione e/o di sospensiva! Ancora una volta si vuole consolidare nella gente sempre più il concetto che la politica è distante dai cittadini”.
“I comitati cittadini ennesi, non accettando lo status attuale sono a fianco della popolazione, per tutelare i loro diritti. Bisogna altresì sottolineare positivamente che in questa fase di transizione – evidenzia ancora Di Marco (nella foto) – nel corso di un recente incontro con i vertici della Serit ennese sul problema, è emersa la volontà della società di prendere atto dell’evoluzione positiva dei ricorsi giudicati, mentre da parte nostra, ci faremo carico d’incontrare il presidente della Commissione Tributaria Provinciale, per verificare la possibilità di fissare le udienze in tempi brevi per evitare danni economici alle famiglie. Sicuramente non è imputabile al cittadino la responsabilità sui ritardi decisionali del CTP di Enna, a sua volta causati dalla mancanza di scelte dell’ente emettitore. Intanto nell’immediato – conclude Di Marco – alla SERIT chiediamo la sospensione delle richieste di pagamento alla luce dei ricorsi presentati che sicuramente vedranno soccombente l’ente impositore”.

C.DM.