Enna. Rumeno condannato a 10 anni per tentato omicidio della moglie

Enna. E’ stato condannato a dieci anni con il rito abbreviato perché responsabile di tentato omicidio nei confronti della moglie Carmen per l’operaio rumeno Aurel Negrut. Il tentato omicidio avvenne il 23 marzo dell’anno scorso, quando alla fermata dell’autobus, diretto in Romania, Aurel Negrut, in contrada Baronessa, fece scendere la moglie ed in piena campagna cercò di sgozzare la moglie e poi cercò di suicidarsi, tagliandosi la gola e sventrandosi con un pezzo di vetro prima d’esser bloccato dagli agenti della squadra Mobile. Il Gup Elisabetta Mazza ha riconosciuto Negrut, difeso dall’avvocato Michele Caruso, colpevole di tentato omicidio e dell’aggravante di avere agito ai danni della moglie, escludendo però la premeditazione. La moglie Carmen, che in un primo momento lo aveva accusato, nell’ultima udienza ha cercato di addolcire la posizione del marito, ritrattando le precedenti dichiarazioni, scagionandolo e dicendo di averlo perdonato. Nella fase iniziale lo aveva accusato di maltrattamenti ed era per questo che lei aveva preso l’autobus per ritornare in Romania ed è per questo motivo che lui aveva tentato di ucciderla. Nella scorsa udienza dichiarò che lui aveva deciso di suicidarsi e che lei si sarebbe intromessa per farlo recedere dai suoi propositi suicida; per cui tentando di togliergli il pezzo di vetro dalle mani si era ferita alla gola. Probabile che le dichiarazioni della moglie e la ricostruzione fatta in aula dalla moglie abbia inciso con la decisione del magistrato di escludere la premeditazione. Negrut aveva dichiarato d’esser partito con la moglie per la Romania, per un periodo di riposo, ma ad un certo punto, preso dalla disperazione aveva deciso di togliersi la vita, l’intervento della moglie Carmen ha provocato una reazione inconsulta e lui ha finito per colpirla alla gola e poi in preda alla follia ha tentato di suicidarsi.