Enna. Arrestato giovane rumeno, ladro seriale: aveva rubato complessivamente 13 vetture

Enna. Arrestato Alin Florin Porcaru, nato a Buhusi (Romania) nel 1992, residente a Canicattì (AG), pregiudicato, celibe.

Tra il 6 novembre 2010 ed il 9 marzo 2011 nel centro di Enna si sono verificati numerosissimi furti di auto, determinandosi, con ciò, un crescente allarme sociale tra la popolazione.

Analogo il modus operandi utilizzato dal ladro, che prediligeva le vetture lasciate in sosta con le chiavi inserite.

Altro dato che gli investigatori della sezione reati contro il patrimonio della Squadra Mobile – diretti dal Vice Questore Aggiunto dr. Giovanni Cuciti – hanno rilevato è che alcune macchina rubate sono state poi rinvenute tutte nella medesima zona di Enna – tra la via Ottavio Catalano e la Via Cerere Arsa – regolarmente parcheggiate e chiuse a chiave; due delle vetture rubate ad Enna sono state poi rinvenute a Canicattì, mentre un’auto rubata in detto centro agrigentino è stata rinvenuta ad Enna.

Avviate le indagini, era possibile stabilire che l’autore dei numerosi furti aveva certamente interessi sia in questo capoluogo che a Canicattì, apparendo verosimile che i mezzi asportati potessero servire per spostarsi tra le due città e che, terminato il carburante di un’auto, l’ignoto malfattore provvedeva a sottrarre altra vettura.

Venivano, così, intensificati i servizi investigativi sul territorio, potendosi accertare che nei pressi delle vie Cerere Arsa ed Ottavio Catalano, luoghi presso cui sono state rinvenute molte delle auto sottratte, viveva una famiglia di cittadini romeni, la cui figlia manteneva una stabile relazione con un giovane romeno residente a Canicattì, il Porcaru, già arrestato lo scorso mese di marzo dalla Polizia di quel centro, mentre si era introdotto all’interno di una abitazione cercando di sottrarre le chiavi della vettura del padrone di casa.

Gli uomini della sezione reati contro il patrimonio della Squadra Mobile di Enna provvedevano, allora, a verificare gli spostamenti sul territorio del Porcaru, accertando che lo stesso, nel lasso temporale prossimo ai numerosi furti, si trovava nelle zone in cui sono state asportate le vetture, muovendosi con regolarità tra Enna e Canicattì.

Inoltre, un telefono rubato unitamente ad una vettura in Enna, veniva utilizzato da altro romeno con il quale il Porcaru manteneva contatti.

Tali importanti elementi venivano rassegnati al Procuratore di Enna dr. Calogero Ferrotti che avanzava al G.I.P. richiesta di emissione di provvedimento cautelare di arresto.

Il G.I.P. di Enna, proprio in ragione della reiterazione dei reati commessi, evidenziando una “serialità” da parte dell’indagato che ha così manifestato una spiccata pericolosità sociale, ha disposto l’arresto del Porcaru.

Così, nel pomeriggio di venerdì 20 maggio 2011 gli investigatori della Squadra Mobile si mettevano alla ricerca dell’indagato, trovandolo non a Canicattì, ma ad Enna, presso l’ospedale, dove si era recato per fare visita alla compagna.

Catturato ed ultimate le incombenze di rito, veniva tradotto presso il carcere di Enna, a disposizione della competente A. G..