Rifiuti, Acli Terra Sicilia chiede ulteriore proroga del Sistri

Sono almeno seicentomila le imprese in tutta Italia, di cui una buona parte in Sicilia, che devono far fronte all’enorme pressione burocratica esercitata dal Sistri, il sistema di controllo e tracciabilità dei rifiuti di cui è stato pubblicato il Decreto di attuazione e che dovrebbe essere attivo a partire dal primo settembre 2011.
“Le aziende agricole siciliane non sono ancora pronte”, dice Nicola Perricone, presidente di Acli Terra Sicilia, “il nuovo regolamento è eccessivamente complicato, soprattutto per le piccole imprese agricole siciliane che nella maggior parte dei casi non sono adeguatamente formate ed informate rispetto alle nuove procedure”.
Secondo Perricone, “il nuovo sistema rischia di rivelarsi un vero e proprio boomerang poiché una gestione impropria delle nuove regole può determinare sanzioni estremamente onerose per i piccoli imprenditori”.
“Pertanto”, conclude Perricone, “concordiamo perfettamente con la linea nazionale di Acli Terra che chiede al governo una semplificazione degli adempimenti e un avvio ancora più morbido del Sistri, per permettere un’adesione più sostenibile da parte delle aziende agricole ad un sistema nato, in definitiva, per garantire dei benefici ambientali”.