Piazza Armerina. Il quartiere Casalotto ha festeggiato San Filippo

Piazza Armerina. A causa della pioggia incessante che per alcuni giorni è caduta abbondante nel mese di maggio, a Piazza Armerina, la tradizionale festa di San Filippo con la processione erano state rinviate, hanno avuto luogo ieri grazie alla bella giornata.
La processione e la festa solenne, sono tra le più antiche di Piazza Armerina e le più sentite per il quartiere Casalotto e i suoi abitanti. Infatti , la chiesa dedicata a San Filippo d’Agira si trova nel cuore del quartiere Casalotto, al suo interno, in una nicchia prossima all’altare, è possibile vedere la statua del Santo, di pregiata manifattura lignea e di autore ignoto.
San Filippo è il protettore dei contadini, ciò è significativo per la storia del quartiere Casalotto, che un tempo era un borgo di campagna situato fuori dalla cinta muraria della città di Piazza e appartenente ai Branciforti di Mazzarino. Ecco perché, ancora oggi, non è raro sentire chiamare il Santo dagli anziani del quartiere “ ’U Massèr’ ”.
Il fercolo portato in processione dai giovani del quartiere è ornato con fiori e fave novelle e preceduto dai muli bardati a festa, in basso, in ginocchio ai piedi del Santo, si nota la statua del fedele collaboratore Felice. Come da usanza, durante la processione partecipata dai fedeli, si possono vedere parecchi bambini vestiti da contadini e da angioletti con cesti pieni di frutta e di petali di rose che vengono gettati lungo il percorso al passaggio del Santo.
La festa ha avuto inizio con la Messa Solenne alle ore 9, poi alle 10 la processione per le vie della città, sosta alle ore 13 presso la Chiesa del Carmine, alle 18 inizio della seconda parte della processione.
“La festa quest’anno è durata più del previsto –dice il parroco Don Antonino Rivoli – e per noi del quartiere Casalotto, che abbiamo una forte devozione per il nostro Santo, averlo tra i banchi dei fedeli piuttosto che nella nicchia dove la statua è riposta tutto l’anno, è stata una gioia, abbiamo proseguito un po’ più a lungo la novena e sono stati tanti coloro che sono entrati in Chiesa a rendere omaggio al nostro protettore. Tutto si è svolto per il meglio, il Signore ci ha permesso di vivere con Spirito Cristiano questo giorno di grande festa per la comunità parrocchiale e cittadina”.

Marta Furnari