Enna. Consiglio provinciale su società rifiuti

Enna. Il Consiglio provinciale è diventato ingovernabile e capita spesso che argomento come Ato Idrico o come la nuova Società rifiuti (le cosiddette Srr) venga trattato dall’amministrazione provinciale con appena 9-10 consiglieri in aula, per la maggior parte i sostenitori del presidente Monaco. L’ultima riunione del Consiglio provinciale ha visto la trattazione del problema rifiuti su relazione dell’assessore provinciale all’Ambiente , Giuseppe Maria Amato, il quale ha fatto un breve ma efficace resoconto di quello che è successo in questi anni nel campo dei rifiuti, non dimenticando di bacchettare i sindaci che vengono ritenuti i responsabili principali del caos che si è verificato in questo campo a scapito dell’efficacia del servizio e soprattutto dimenticando che la raccolta differenziata doveva essere la prima ad essere valorizzata perché da essa poteva arrivare incrementi finanziari e di conseguenza la diminuzione di quelle tariffe che da sempre sono state contestate dagli utenti dell’intero territorio provinciale. L’assessore Amato, nella sua relazione, è stato abbastanza crudo perché il problema rifiuti ha angustiato tutti da sette anni a questa parte, senza contare che sono stati sottodimensionati impianti come quello di compostaggio di Dittaino e quello di selezione dei rifiuti di Gagliano, che avrebbero potuto dare contributi di qualità e finanziari notevoli. La relazione dell’assessore Amato non è che abbia suscitato consensi da parte dei consiglieri presenti, in quanto tutti si aspettavano delle soluzioni alla luce, fra breve, della istituzione delle nuove società. Mario Alloro, capogruppo del PD, ha proposto di rimandare ad altra data l’adesione alla nuova società, perché a livello regionale c’è parecchia confusione operativa per cui è preferibile aspettare. Ci sono stati tanti interventi quasi un dibattito politico durante il quale sono intervenuti tutti i rappresentanti delle forze politiche a cominciare da Michele Sutera del Gruppo federato, che ha accusato il PD di arroganza politica nella gestione dei rifiuti, Giuseppe Cimino del MpA che ha evidenziato che i costi devono dipendere dalla qualità del servizio e non dai piani economici comunali, che vengono ristretti al massimo. Più articolato l’intervento di Lorenzo Granata dell’Udc, che ha invitato al presidente Monaco di essere più deciso nelle riunioni dell’assemblea dei sindaci, di invitare l’assemblea a fare un piano economico generale vero, di fare attivare la raccolta differenziata con procedura di urgenza, di puntare per tutti i lavoratori dell’Ato Rifiuti contratti degli enti locali, che porterebbero al risparmio ed a far lavorare tutti i lavoratori, riducendo stipendi che sono troppo alti e non adeguati alla realtà, se si vuole veramente risolvere il problema che angustia la popolazione ennese da tantissimi anni.