Enna: Venti ore per domare le fiamme nelle contrade ennesi; l’origine è dolosa

Sono servite quasi venti ore per spegnere l’imponente incendio che si è sviluppato nella giornata di lunedì tra le contrade ennesi di Scioltabino, Strazzavertole e San Tomasello. Le fiamme, da una prima stima effettuata dal Corpo forestale ennese, hanno mandato in cenere circa 100 ettari, di cui il 70% terreni privati, incolti e utilizzati per il pascolo, ed il restante trenta per cento rappresentato da presenza boschiva. Per la forestale sono circa undici gli ettari di bosco bruciati dall’incendio che, da prime indagini, sembra essere di natura dolosa. Si tratta del primo incendio di una certa entità che si verifica in questa stagione. Basta leggere i numeri intorno all’intervento che ha visto l’impegno del Corpo forestale, vigili del fuoco, protezione civile, polizia e carabinieri.
Ad avvistare l’incendio è stata la torretta della forestale in località “Strazzavertole” ed i vigili del fuoco alle 13,50 di lunedì ed i lavori di spegnimento sono andati avanti fino alle 5 di ieri mattina, ma dopo quasi due ore l’incendio è ripreso ed è stato necessario l’intervento di un elicottero che ha effettuato nove lanci. Per domare le fiamme sono intervenuti due veicolari del distaccamento forestale di Enna Bassa, tre squadre d’antincendio boschivo con 24 uomini, tre autobotti della corpo forestale con sei uomini e due squadre dei vigili del fuoco, mentre i direttori operatori per lo spegnimento dell’incendio sono stati l’ispettore superiore Salvatore Puglisi ed il commissario superiore Gaetano Bognanni, entrambi del distaccamento forestale di Enna Bassa.
La gravità dell’incendio ha reso necessario l’intervento di due elicotteri che hanno effettuato quaranta lanci, due firefox – anch’essi con quaranta lanci – ed un canadair quattordici lanci. Nella tarda serata di lunedì si era resa necessaria anche una riunione d’urgenza convocata in Prefettura perchè l’avanzare delle fiamme ha rischiato di mettere a rischio alcune abitazioni che per fortuna non hanno subito danni, ma si è resa necessaria l’evacuazione di alcune di esse. E a lasciare la propria postazione è stato anche un uomo della forestale che ha abbandonato la torretta in località Strazzavertole per l’arrivo delle fiamme.
Da una prima indagine del Corpo forestale è emerso che con molta probabilità ci sono stati più punti di appiccamento dell’incendio vista la presenza di più focolai il che porta a pensare ad una matrice dolosa. L’incendio si è propagato dal vallone San Tomasello e proprio la peculiarità di questa zona, molto impervia, ha impedito ai mezzi di terra di portarsi direttamente sul luogo. Adesso verranno fatte delle indagini per confermare l’origine dell’incendio e, quindi, cercare di individuare gli autori di questo vile gesto.