Enna. Francesco Santalucia direttore museo Alessi sui sviluppi futuri
Enna-city - 28/07/2011
Enna. ”Ad una settimana dalla riapertura delle sale espositive del palazzo Varisano, sede del Museo Archeologico regionale e del Servizio Museo Interdisciplinare regionale Giuseppe Alessi, si sente il dovere di ringraziare quanti hanno determinato, operato, contribuito, per arrivare a questa importante meta, che solo poche settimane fa sembrava ancora irraggiungibile”. A parlare è l’Architetto Francesco Santalucia, Direttore del Museo Interdisciplinare Giuseppe Alessi, che aggiunge: “Su queste solide basi occorre ora lavorare per completare l’opera intrapresa, sia per l’adeguamento alle nuove funzioni dell’intero stabile sede del Servizio e del Museo, sia per assicurare nel tempo una sempre maggiore fruibilità del museo stesso attraverso la realizzazione di quella completa e quotidiana apertura che oggi non è ancora possibile, assicurando nel contempo – va avanti il direttore del Museo – la fruizione e la valorizzazione delle sue collezioni, dei materiali dei magazzini, delle collezioni esistenti nel territorio ed ancora precluse alla fruizione, come in primis la collezione Alessi”, per le quali questo Servizio, nell’ottica di collaborazione con gli enti nel territorio ha già avanzato, sin dai primi giorni della sua costituzione, una proposta accolta dall’Ente che ne ha la cura e dal comune di Enna che ha messo a disposizione la struttura dell’ex convento dei Benedettini, per cui è prossimo il restauro. Su queste solide basi occorre organizzare e avviare quelle attività, obbiettivo del museo interdisciplinare, già manifeste nell’avere accolto la riapertura presentando le tele restaurate della chiesa madre di Enna; restituendo alla fruizione la testa di età Flavia dalla Villa del casale; esponendo come frutto della integrazione già avvenuta tra Enna e Centuripe, reperti ellenistici recuperati da un collezionista; avviando, con l’esposizione di reperti appartenenti alla storia dell’Arma dei carabinieri, quella mostra che ha per tema il tempo a noi vicino e che racchiude nella memoria il XIX secolo e quanto si svolse nella regione dalla Restaurazione all’Unità d’Italia e che ha come obbiettivo – conclude Santalucia – quello di portare i musei del Servizio, attraverso materiali, esposizioni, mostre, a contatto con la realtà nel territorio, per raccontarne la storia e la realtà presente”.