Al Meeting Rimini l’Assessore regionale Missineo e Andò Rettore della Kore

“Serve un momento di sintesi fra l’incessante globalizzazione economica e il necessario mantenimento delle identita’ locali: la Sicilia puo’ e deve svolgere un ruolo fondamentale nella ricerca di nuove identita’ fra i paesi del Mediterraneo”.
Lo ha dichiarato Sebastiano Missineo, assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identita’ siciliana, nel corso del suo intervento nell’ambito del convegno “Conoscenza e sviluppo tra globalizzazione e identita’: l’esperienza del Mediterraneo” tenutosi oggi al Meeting di Rimini.
All’incontro, promosso dalla rivista “Non profit”, hanno preso parte Salvo Ando’, rettore dell’Universita’ Kore di Enna; Vincenzo Tondi Della Mura, ordinario di diritto costituzionale all’Universita’ del Salento, e Andrea Simoncini, ordinario di diritto costituzionale all’Universita’ di Firenze.
“Globalizzazione e identita’ – ha detto Missineo – possono convivere se la globalizzazione include, oltre agli aspetti economici, anche quelli sociali, politico-istituzionali, culturali e ambientali, non limitandosi a localismi, integralismi, fondamentalismi e centralismi. La globalizzazione non devono essere solo “economica” e l’identita’ non deve essere solo folklore. Bisogna sempre piu’ stimolare la consapevolezza che la crescita dei popoli puo’ tradursi in un miglioramento delle condizioni di vita, solo se include, oltre agli aspetti economici, anche quelli sociali, politico-istituzionali, culturali ed ambientali”
“La Sicilia, – ha proseguito l’assessore – terra di confine dove l’identita’ e’ il frutto secolare di diverse sovrapposizioni e sintesi di lunghe contaminazioni puo’ essere il teatro in cui far convergere le identita’ mediterranee. Partendo proprio la’ dove a sud inizia l’Europa: in quelle di Lampedusa e Linosa punto di contatto fra due continenti. Oggi, dove comincia l’Europa e finisce l’Africa, se non nelle sponde del Mediterraneo del Sud, proprio a Lampedusa e Linosa, terre di Sicilia, cosi’ come nel XII secolo aveva fatto il geografo arabo Idrisi”.
Missineo ha inoltre voluto ricordare nel corso del suo intervento il senatore Ludovico Corrao, recentemente e tragicamente scomparso, evidenziando “la sua particolare e significativa esperienza di conoscenza e di sviluppo nel Mediterraneo”.
“Le Orestiadi – ha evidenziato Missineo – che furono da lui pensate, progettate e realizzate in questi 30 anni sono state un esempio concreto di una sana ed essenziale utopia e di come e’ possibile far incontrare le diverse identita’ dentro un comune orizzonte di valori, creando opportunita’ di dialogo e di comprensione, di arricchimento reciproco, di sviluppo condiviso”.
Missineo ha concluso il suo intervento auspicando un processo di globalizzazione “cosciente e consapevole” in cui non si riduca tutto a profitto e utilitarismo, considerando invece centrali ogni diversita’ culturale, ogni identita’, ogni pur lontano confine ed in cui globalizzazione ed identita’ convivano per la nascita di una nuova “societa’ del mondo”, nelle sue espressioni dei molteplici localismi.