Valguarnera. Parco Floristella: festival ecologia tra musica e cucina biologica

Valguarnera. Può servire una festa a lanciare un messaggio politico che risulti chiaro, inequivocabile e universalmente condiviso? Certamente si, se si tratta di un messaggio di politica ambientale, trasmesso con la forza della musica, dell’arte e della cucina preparata con alimenti a chilometri zero, in un mix a giuste dosi somministrate in un ambiente che consente di ristabilire senso d’appartenenza e dimensione storica di una comunità.
Stiamo parlando del “Dubbitup”, la prima delle tre giornate di Eco-Fest svoltasi nel Parco Minerario di Floristella, grazie alla partnership tra “M.U.S.A. movimenti umani di suoni e arte” di Bologna, “Vidya, arti e culture dell’Asia” di Enna e lo stesso Ente Parco, che ha messo a disposizione gli spazi e le strutture esistenti all’interno di uno dei più importanti siti di archeologia industriale del Mezzogiorno d’Italia, dove, grazie ai lavori di salvaguardia messi in campo negli ultimi anni, la testimonianza della vicenda estrattiva dello zolfo è divenuta tra le più vivide fra quelle presenti nel territorio isolano.
“Un evento multiculturale con l’obbiettivo di proporre una riflessione tra istituzioni, organizzazioni e cittadini, riguardo questioni di ecologia, società e multiculturalità” -come sostengono Giulia Castello e Marco Melillo, a nome delle associazioni organizzatrici- “coltivando l’idea di un mondo migliore che rispetti ogni spazio che ci circonda come se fosse nostro, ricordando a noi stessi di essere parte di un sistema di risorse globale”. Un messaggio forte e chiaro, che parrebbe essere giunto a destinazione proprio con il rispetto dello spazio utilizzato per la manifestazione, giacché, finita la festa, a terra è rimasto pulito, nonostante la presenza di centinaia di persone che hanno consumato le pietanze preparate al momento dai ragazzi dell’Eco-Fest. Quasi un evento nell’evento, se si pensa al “lascito” di desolante sporcizia che normalmente si registra in occasioni similari. Qui invece la coscienza ambientale ha preso tutti, ed i piatti ecologici, i bicchieri e persino le cicche sono stati veicolati al corretto smaltimento grazie a un sistema premiale che ha attribuito lo sconto alla consumazione successiva con il recupero degli scarti della precedente.
Poi tanta musica con “Earthical Towa Sound System” di Roma, “Alpha Sud” e “Makinda Hi-Fi” di Enna, “Nuccio” di Agrigento e “U King” da Palermo. Tutti esecutori che si sono alternati e proposti al pubblico utilizzando un impianto d’amplificazione a basso impatto, costruito artigianalmente dagli stessi artisti.
L’Eco-Fest sarà riproposto, sempre nel Parco minerario di Floristella, il 27 agosto e il 10 settembre.
Salvatore Di Vita