Presentata la mozione di sfiducia al Sindaco di Aidone

È stata presentata l’annunciata mozione di sfiducia contro il sindaco di Aidone, Filippo Gangi, sottoscritta da otto consiglieri su 15; sono venuti meno alla previsione i due consiglieri ex PDL Nuccio Lo Monaco e Davide Alessi del gruppo consiliare misto indipendente. In effetti per poter approvare la sfiducia servono 12 voti che in questo momento non sembra assolutamente possibile racimolare, per cui questa mozione deve leggersi da una parte come una presa di distanza netta e definitiva delle varie forze di minoranza dall’amministrazione e dal sindaco soprattutto, dall’altra, stigmatizzando l’operato dell’amministrazione ma soprattutto la sua inedia e gli obiettivi mancati, come un messaggio chiaro e netto agli elettori passati e futuri.
Nel testo riportato qui di seguito si ribadiscono le accuse fin qui fatte a Gangi di non avere saputo cogliere l’occasione del rientro della Venere per perseguire il rilancio economico e turistico del paese, di avere disatteso il programma elettorale, di non essersi adeguatamente adoperati per il completamento e la fruizione rispetto delle strutture già esistenti come la zona artigianale e la ex Casa Albergo, etc., etc…
Intanto il presidente del consiglio Pino di Franco, per giorno 30 alle ore 18,30, ha convocato un Consiglio comunale da tenersi in pubblica adunanza, presso piazza Papa Giovanni Paolo II, con tre punti all’ordine del giorno: l’Approvazione del Programma Triennale delle OO.PP, l’Aggiornamento dell’ elenco annuale 2011 collegato al Programma Triennale delle OO.PP. 2011-2013 e l’approvazione del bilancio di previsione dell’esercizio 2011, della relazione previsionale e programmatica e del bilancio pluriennale per il periodo 2011-2013.

Il testo della mozione:
“I sottoscritti Consiglieri Comunali
PD
Lombardo Carmelo
Mendola Stefano
Lorenzo Calcagno

UDC
Di Franco Giuseppe

PDL
Calcagno Gaetano
Filidani Rosario
Cali’ Angelo
Ciantia Nunzio

Visto l’art. 10 della L.R. n. 35/1997, come modificato dall’art. 2, comma 1, L.R. n. 25/2000 e successive modificazioni;
Considerato che
– si registra inesorabilmente una totale rassegnazione e apatia dell’agire dell’Amministrazione comunale, che doveva essere invece energicamente teso a utilizzare l’eccezionale e imperdibile occasione di sviluppo del Rientro della Venere di Morgantina (il cui rientro è avvenuto per la volontà della città in tutte le sue componenti politiche, associazionistiche, sociali e culturali e del Consiglio comunale e grazie alla coscienza e alla iniziativa degli stessi soggetti in merito al tentativo che è stato perpetrato di distrazione della Venere, con la motivazione che non era pronta la sede definitiva della chiesa di S.Domenico);
– l’amministrazione Gangi ha determinato una sorta di deserto amministrativo, istituzionale e politico, in cui l’unico senso di responsabilità si mantiene in una irrazionale concezione della “istituzione-sindaco”;
– l’amministrazione comunale ha amministrato la città di Aidone con pessimi risultati fornendo prova di incapacità amministrativa ed inaffidabilità politica: ha disatteso il programma elettorale; ha operato una frattura con i partiti promotori del progetto politico-amministrativo voluto dagli elettori; ha respinto le disponibilità di tutti i partiti politici a un’Amministrazione di salute pubblica, che, in un momento decisivo per il futuro di Aidone, potesse esprimere un altissimo grado di unità politica e cittadina e potesse offrire il miglior contributo ad ogni livello rappresentativo e istituzionale ( al contrario, qualsiasi atto del Consiglio comunale e qualsiasi suggerimento esterno al palazzo ha determinato ulteriori irrigidimenti e assurde chiusure; non si conosce un soggetto che affermi di aver avuto un interlocuzione chiara ed esaustiva con il palazzo) ;
– l’Amministrazione è imperniata su logiche individuali e personali e non ha voluto esprimere alcun livello progettuale qualificato nonostante il Consiglio comunale abbia deliberato stanziamenti di fondi con assoluto senso di responsabilità civica (destinazioni cospicue per il Rientro della Venere, per la promozione della città e per approntare i locali del Museo archeologico) e abbia continuamente elaborato proposte e suggerimenti con atti consiliari, mozioni e discussioni sui punti più qualificanti dello sviluppo di Aidone;
– è’ stato imposto un regime di fredda e schematica logica ragionieristica. L’Amministrazione non ha assolutamente riconosciuto l’importanza della collaborazione con i vari autorevoli Partners istituzionali ad ogni livello, che hanno invece espresso coscienza ed estrema sensibilità in merito alle potenzialità non solo locali del patrimonio storico-culturale; in particolare, si è dimostrata inspiegabile la pervicacia nel disattendere e disconoscere la formidabile potenzialità della convenzione con l’Università Kore di Enna, approvata dal Consiglio comunale; in realtà si è espulsa l’Università Kore e lo stesso atteggiamento si ha verso qualsiasi interlocutore esterno, di cui in molti casi non si conosce nemmeno la funzione; sono sconosciuti, tra gli altri, all’Amministrazione i vari Ministeri, l’ANAS, l’ imprenditorialità turistica, le politiche di sviluppo e perfino i comuni viciniori; domina un’inconcepibile diffidenza verso tutto e tutti, che tarpa ogni processo virtuoso e mai un interlocutore è stato chiamato a qualsiasi progetto sinergico;
– non si ha alcuna notizia del Piano Regolatore Generale, di adozione di piani di regolamentazione urbanistica e probabilmente si sta attendendo il commissariamento dell’Assessorato regionale al Territorio e Ambiente;
– la Zona Artigianale versa in totale abbandono (malgrado le chiare indicazioni del Consiglio comunale e delle Commissioni competenti); non si è proceduto alla inaugurazione e messa in funzione del Centro direzionale e non si è intrapresa alcuna iniziativa per far sì che potesse rappresentare un polo di attività produttive e di attrazione di investimenti e finanziamenti finalizzati;
– l’apparato amministrativo è lasciato privo di alcun indirizzo progettuale; gli interventi operati hanno voluto determinare esclusivamente appesantimenti e confusione ( anche in questo caso si è operato seguendo il principio di contraddizione rispetto al buon senso e alle indicazioni del Consiglio comunale);
– lo stesso colpevole abbandono si registra per le strutture, per le quali sarebbe stata facile e utile un’immediata fruizione (la Casa Albergo attende ancora il bando a soggetti interessati a costituirne una struttura turistico-ricettiva così come da lunghissimo tempo suggerisce il Consiglio comunale; non si ha assolutamente contezza della possibilità di utilizzo degli altri edifici comunali; anche questo era presente in modo preciso e puntuale nel Progetto strategico per il Rientro della Venere di Morgantina) ;
– si rischia ogni giorno che Aidone sia menzionata sulla stampa anche nazionale per le insufficienze e non per i pregi del suo ricco patrimonio; manca una razionalizzazione dei parcheggi e della viabilità e non si è istituito alcun genere di servizio per i visitatori; l’ipotesi di realizzare il museo diffuso cittadino in queste condizioni è assolutamente utopico;
– vi erano tutte le condizioni per porre Aidone all’attenzione generale nell’ambito della celebrazione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia per il patrimonio storico culturale unico della nostra Città ma anche in questo caso si proponeva qualcosa al di fuori della portata dell’Amministrazione:
– viene assolutamente ignorato il valore del “capitale” costituito dal mondo delle Associazioni, delle Organizzazioni, dei Sindacati e dei soggetti attivi volontariamente e generosamente, della nostra città;
– le emergenze evidenziate già diciotto mesi fa nel famoso “Consiglio comunale delle interpellanze” sono tutte lì e anzi sono diventate più “emergenti”;
– si registra inspiegabile ritardo nel mettere in moto la solidarietà e lo sviluppo, con uno sguardo particolare all’occupazione dei nostri giovani;
– non si sono in alcun modo stimolate moderne attività agricole e zootecniche e non si registra alcuna attenzione alle infrastrutture, ai servizi nè tanto meno ad ipotesi di utilizzo e di valorizzazione di aziende e di insediamenti produttivi già fiorenti nel recente passato;
– non si registra alcuna iniziativa tesa a rivitalizzare il tessuto delle associazioni sportive e non viene favorita alcuna pratica sportiva né vi è cura per gli impianti sportivi;
– si registra insensibilità verso le situazioni di disagio sociale e non si è realizzata alcuna razionalizzazione delle politiche del settore ;
– appare opportuno mettere fine all’agonia che Aidone vive;
PRESO ATTO che è oramai necessario dare la possibilità agli elettori Aidonesi di scegliere una nuova amministrazione;
I sottoscritti, per le motivazioni di cui sopra, presentano formale mozione di sfiducia al Sindaco, ai sensi e per gli effetti dell’art. 10 della L.R. n. 35/1997, come modificato dall’art. 2, comma 1, L.R. n. 25/2000 e chiedono che venga trattata in apposita seduta di Consiglio Comunale, ai sensi di legge”.


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