Enna, prima giornata della rete teatrale Latitudini con l’ospite Franco Scaldati

Enna. Numerosi i dibattiti che hanno animato il primo giorno di incontri della neonata rete di drammaturgia contemporanea “Latitudini” presso IL Teatro Garibaldi.
In apertura gli interventi dell’assessore alla cultura, Emanuela Guarasci, e il sindaco Paolo Garofalo che ha affermato “Il Teatro è uno dei migliori strumenti per fare rete e poter comunicare senza fretta e in modo diretto verso quanti hanno la sensibilità di parteciparvi come spettatori”.
La conversazione con l’autore e attore Franco Scaldati a cura della docente dell’università La Sapienza di Roma, Valentina Valentini, ha portato nel cuore del Teatro e delle sue questioni: l’uso del dialetto, la scrittura d’autore e quella che si crea sul palco stesso, e ancora il valore della ricerca e la posizione del Teatro nei confronti dello spettatore e della sua stessa gestione.
Molto incisive le dichiarazioni dell’attore, tra il provocatorio e l’amara rivendicazione: “ Bisogna fare un teatro estremo, rischiando l’assenza di pubblico, ma ritrovando profondità e forza rivoluzionaria. Laricerca di pubblico sancisce la morte del teatro, ma è lo spettatore che ci manca e che non va cercato realizzando i suoi gusti ma proponendo. Siamo tutti quanti nella merda, e quindi? Dobbiamo appiattirci o riscattarci?”.
Ha fatto poi seguito la proiezione di “Come una magaria… Il teatro di Vincenzo Pirrotta”, produzione LA. MU. S. A. a cura della docente dell’università di Catania, Stefania Rimini. Il documentario ha posto in analisi opere del’autore palermitano come “U ciclopu” o “Eumenidi” dove la ricerca si è molto improntata sul dialetto e la funzione del coro, e il loro rapporto della scena con la musica.
Al caffè letterario Alkenisa sono invece stati presentati due libri sul rapporto del teatro con la tecnologia e con se stesso, rispettivamente di: Annamaria Monteverdi a cura di Dario Tomasello, e Gigi Giacobbe a cura di Giuseppe Liotta. A chiusura della giornata lo spettacolo teatrale “Scaldati legge Lucio”, una partitura a più voci con protagonisti Lucio e Illuminata, Pasquale e Crocifisso, Ancilù e Ancilà. La lettura che si trascina con cantilenante musicalità, narra la vicenda del povero Lucio, un teatrante innamorato della luna che s’ imbarca per raggiungerla ma non ha i mezzi fisici necessari per realizzare il sogno.
Domani la parola passerà ad alcuni studiosi dei quattro atenei universitari di Sicilia a partire dalle 10.00, per chiudere nel pomeriggio con alcuni critici teatrali nazionali presso il Teatro Garibaldi.
Alle 15.30 si svolgerà invece la conferenza stampa di presentazione della Rete siciliana di drammaturgia contemporanea “ Latitudini”, cui aderisce attualmente l’Associazione culturale “L’Arpa” di Calascibetta, unica rappresentate al momento della provincia di Enna.

Livia D’Alotto
photo.maria catalano