On. Edoardo Leanza: “La chiusura del Tribunale di Nicosia non è pericolo imminente”

“La paventata chiusura del Tribunale di Nicosia è una notizia che, prima ancora di rientrare nei tagli previsti dall’ultima finanziaria, era in esame nella prospettata riforma giudiziaria già qualche anno fa” così la comunicazione del deputato regionale del PdL, on.Edoardo Leanza, che continua: “Da qui, la giustificata, quanto comprensibile preoccupazione delle varie parti sociali del territorio e, in particolare, delle categorie operanti in ambito giudiziario. I temuti tagli riguarderebbero 63 tribunali con meno di 15 magistrati, 58 Procure e 681 uffici del Giudice di Pace non circondariali, conducenti a 70-80 milioni di risparmio.
Per l’interessamento e il cortese tramite dell’ex Ministro della Giustizia, Angelino Alfano, e in sintonia con il sindaco di Nicosia, facendoci interpreti delle preoccupazioni esternate dalle categorie e da organismi del settore come dell’intera popolazione del circondario, abbiamo contattato Luigi Birritteri, direttore generale dell’organizzazione giudiziaria, il quale, nelle more di un incontro a breve termine presso il Dipartimento cui è preposto, ci ha anticipato che, prima di procedere a riformulare l’organigramma delle strutture giudiziarie, come d’altra parte chiesto nello scorso mese di luglio dallo stesso capo dello Stato, è volontà del ministro Nitto Palma nominare una Commissione paritetica di esperti che valuti caso per caso le situazioni di ogni singolo ufficio, prefiggendosi come parametri basilari, proprio per i tribunali cosiddetti “minori”, i carichi di lavoro, l’efficienza statisticamente provata, nonché l’obiettiva situazione logistico-geografica, nell’intento di potere mantenere un presidio giudiziario, anche attraverso accorpamento con altri contigui Il tutto per evitare che resti sguarnita una vasta porzione di territorio e disagi da una larga fascia di popolazione”.
“Tutto ciò, in termini realistici – continua l’on.Leanza – ci lascia credere che passerà parecchio tempo prima che la nominanda Commissione paritetica elabori un proprio piano operativo, e ciò ci consentirà di monitorare costantemente lo sviluppo dei lavori di quella Commissione e di prospettare al Ministro l’assoluta opportunità e necessità di fare sopravvivere il Tribunale di Nicosia, potenziandolo, per ragioni che non vanno ricercate nei numeri, quanto nell’efficienza dei servizi ampiamente dimostrata dall’Ufficio”.