Ci sono stati anche degli “strappi” nell’incontro tra il Questore, l’assessore comunale allo sport, Enrico Grippaldi, che poteva essere evitato con il buon senso ed il riconoscimento di non avere attenzionato con la necessaria urgenza il problema.
Invece ora il problema è diventato difficile e non poteva risolversi scaricando su qualche funzionario le problematiche dell’impianto, perché tutto questo ha provocato una certa rigidità da parte della Questura, che ora sarà maggiormente attenta a tutte le manifestazioni che si svolgeranno in impianti comunali, che ospitano le manifestazioni. Il sindaco, Paolo Garofalo, è chiamato responsabilmente, in quanto capo dell’amministrazione, a cercare di sanare la frattura che si è venuta a creare, a porre rimedio alla situazione del Gaeta nel più breve tempo possibile, facendo eseguire i lavori necessari a renderlo agibile, perché ad essere penalizzata è la collettività ennese, a cercare di essere più efficienti e concreti in situazioni di questo genere, dove il buon senso è una componente importante se si vogliono ottenere dei risultati. Intanto a pagare parecchio è l’Enna calcio, che è costretta ogni giorno a cercare un impianto dove allenarsi e tra dieci giorni a trovare il campo dove disputare la partita di campionato.