Il magistrato Giuseppe Ferreri, proposto presidente del tribunale di Enna

Il Consiglio Superiore della Magistratura ha proposto la nomina di Giuseppe Ferreri, primo consigliere di Corte d’appello di Catania, come presidente del tribunale ennese. Dovrebbe dunque essere lui, esperto magistrato nel campo civile, ad assumere l’incarico di presidente del tribunale, dopo la messa in quiescenza del dottor Giovanni Russo. La candidatura di Giuseppe Ferreri, magistrato catanese di 57 anni, sul cui nome s’è raggiunta l’unanimità del plenum, ha superato diverse altre candidature per la maggior parte provenienti dal tribunale di Catania. Il nuovo presidente subentrerà al “facente funzioni” David Salvucci, da tempo in procinto di trasferirsi a Caltanissetta, magistrato di grosso spessore che è rimasto al suo posto in quanto ha capito il momento difficile che attraversava il tribunale di Enna senza presidente. Nella prima graduatoria dei partecipanti al concorso per presidente del tribunale, elaborata dall’organo di autogoverno della magistratura, il nome del magistrato Giuseppe Ferreri si trovava immediatamente fuori dalla quaterna dei “papabili”. Infatti i primi quattro nomi che circolavano erano due consiglieri di Corte d’appello a Catania, Tommaso Francola e Salvatore Costa, il presidente del tribunale di Sorveglianza di Trieste Nunzio Sarpietro, originario di Catania, e il funzionario del ministero della Giustizia Bruno Brattoli. Giuseppe Ferreri si trovava al quinto posto . Nella graduatoria dei primi venti magistrati in graduatoria vi erano i nomi di Dorotea Quartararo, Angelo Costanzo, Nunzio Trovato, Mario Amato, Maria Carmela Giannazzo, Antonella Consiglio, Concetta Angela Roberta Grillo, Roberta Maria Consolata Crucitti, Francesco Di Stefano, Vincenzo Antonio Panebianco, Bruno Fasciana, Ornella Pastore, Santino Mirabella, Cesare Zucchetto e Marzo Mazzeo. Ora la parola spetta al dottor Giuseppe Ferreri che dovrà decidere se accettare o meno l’importante e difficile incarico e se la risposta sarà positiva potrebbe prendere servizio prima della fine di ottobre. Il nuovo presidente sa benissimo che il tribunale di Enna, come l’ha definito il ministero di Grazia e Giustizia è “sede disagiata”, proprio per la carenza d’organico dei magistrati. In settimana si potrebbe bandire l’interpello per destinare ad Enna due nuovi giudici, in modo da scongiurare una nuova paralisi nei processi, soprattutto in campo civile e penale. Partito David Salvucci rimarranno i giudici Elisabetta Mazza, Luisa Maria Bruno, Andrea Romito, Calogero Commandatore e Massimiliano De Simone, a cui si aggiungerà il 27 ottobre il nuovo giudice del lavoro Daniela Francesca Balsamo.