Enna. Problemi idrogeoloci per il comune capoluogo. Torrente Torcicoda: “bomba ambientale”

Enna. Le pendici della zona nord del capoluogo (quelle di fronte Calascibetta) ed il torrente Torcicoda possono rappresentare pericoli potenziali in quanto la loro stabilità è decisamente precaria ed in caso di nubifragio potrebbero essere elementi a rischio per la collettività ennese. Allo stato attuale si sta lavorando sulle pendici che sovrastano la provinciale “2” e la statale 121, quest’ultima chiusa al traffico veicolare per Villarosa, in quanto si trovano delle masse rocciose notevolmente fratturate, che possono provocare cadute massi, per cui vanno pulite dai rocciatori, ma non sono solo queste le pendici che costituiscono un pericolo latente, perché anche quelle che si trovano sotto il Belvedere hanno bisogno di interventi per evitare che la pioggia possa appesantire tutto il materiale di risulta e poi provocarne la caduta sulla strada sottostante,come è avvenuto un paio di mesi fa ed anche in passato. Sono situazione che devono essere valutate nella giusta misura e prevedere, per tempo gli interventi. Le pendici che si trovano sotto il Belvedere dovrebbero essere terrazzati e creare anche dei camminamenti che possano consentire di arrivare nelle zone dove è maggiore il pericolo di smottamenti. Il torrente Torcicoda potenzialmente è una “bomba ambientale” perché in caso di piogge consistenti potrebbe provocare ad Enna bassa delle esondazioni e, quindi, costituire pericolo notevolissimo per le tante abitazioni civili, villette ed altro, che si trovano lungo il suo alveo. Un tratto del torrente Torcicoda si trova incapsulato, ma proprio questa copertura potrebbe rappresentare pericolo nel caso in cui su Enna si abbattano piogge consistenti, così come è avvenuto in passato ed allora Amministrazione comunale e Protezione Civile dovrebbero valutare con attenzione il cammino del torrente Torcicoda ed intervenire laddove è possibile per pulirlo nel migliore dei modi ed evitare quello che sta succedendo in Liguria. Lungo il suo cammino ci sono troppe abitazioni, scuole ed altro per cui effettuare uno studio particolareggiato della situazione sarebbe molto importante perché è importante, come è stato detto nella riunione in Prefettura, prevenire ed eliminare situazioni di pericolo a livello ambientale. C’è anche da controllare lo stato del tratto della statale 117 bis che va dal quadrivio di Sant’Anna sino al quadrivio di contrada Santa Lucia, e quello della Pergusina che attraversa il villaggio perché quando ci sono state piogge intense, questi tratti si sono allagati in maniera notevole perché i tombini non riescono a smaltire velocemente l’acqua piovana,creando situazioni di pericolo per automobilisti e pedoni, che in un recente passato hanno corso dei pericoli consistenti.