Alla Kore di Enna Lectio Magistralis del presidente del Copasir Massimo D’Alema

D’Alema alla Kore di Enna: “La Cina ritorna ad esercitare il ruolo che storicamente ha esercitato”. E sull’immigrazione: “no a paure islamofobiche generate dall’ignoranza”.

Europa, Mediterraneo, immigrazione, competizione globale e politiche fiscali: sono stati solo alcuni dei temi affrontati da Massimo D’Alema nella lezione magistrale tenuta stamattina nell’Auditorium dell’Università Kore stracolmo di gente.
Le oltre 500 persone – tra cui tanti studenti e docenti dell’Ateneo – che hanno partecipato all’incontro con l’esponente di punta del PD e l’entusiasmo della sala, si sono ben conciliati con la sobrietà della visita. Niente volo di Stato per il già Presidente del Consiglio, ma un normalissimo volo di linea e un viaggio fino ad Enna senza il solito lungo corteo di auto blu che in genere contraddistingue gli spostamenti di politici anche di minor caratura.
“Un segnale di buona politica e di cambiamento culturale – ha commentato il Presidente dell’Università Cataldo Salerno – di cui questo Paese, l’Europa e le nuove generazioni hanno bisogno”.
Discreto ma assolutamente efficiente l’apparato di sicurezza organizzato dalla Questura, con la presenza di Polizia e Carabinieri che fin dalle prime ore del mattina hanno vigilato per il sereno svolgimento della manifestazione.
Fin da subito, in apertura della sua lezione magistrale, D’Alema ha posto l’accento sull’importanza dell’Europa e della moneta unica. “E’ nel futuro di una Europa Unita il destino e il ruolo della nostra Nazione – ha detto D’Alema -. Certamente non è facile guardare oggi con serenità al futuro dell’Europa perché viviamo giorni difficili, probabilmente i più difficili da quando il processo di integrazione europea si è avviato”.
“La difficoltà – ha proseguito D’Alema – nasce non solo dalla crisi economica, ma anche e soprattutto dalla debolezza politica dell’Europa e da una mancanza di strategia comune”.
Significativo il riferimento alla Cina e ai Paesi Asiatici, che secondo D’Alema non possono essere considerate potenze emergenti perché oggi “ritornano ad esercitare il ruolo che storicamente hanno da sempre esercitato”.
“L’Europa oggi stenta a tenere il passo con i nuovi protagonisti come la Cina, che definirei grande protagonista. In questi anni – sottolinea D’Alema – l’economia cinese è cresciuta, quella europea si è fermata e quella italiana è andata indietro. E’ chiaro che siamo di fronte ad un nuovo equilibrio mondiale”.
Come far fronte a questo nuovo assetto? “Certamente non con l’Europa intergovernativa – spiega D’Alema – che è più debole e meno democratica. L’Europa potrà reagire alla sua crisi rafforzando la sua posizione europea”.
Sul fronte immigrazione e Mediterraneo, infine, D’Alema spiega che è fondamentale “riprendere i rapporti con l’altra sponda del Mediterraneo, regolare insieme i processi migratori favorendo una migrazione di “qualità” e discutere insieme sulle politiche energetiche”.
“Credo – conclude D’Alema – che l’Occidente anziché alimentare una paura islamofobica generata spesso dall’ignoranza debba promuovere il dialogo”.

Così si espresso sulla situazione politica attuale:
“Il governo Monti dovrà affrontare una situazione molto difficile. Spero che tutti lo aiuteranno ad affrontare questi problemi. Innanzitutto il partito del presidente del Consiglio uscente. Loro hanno non poche responsabilità dei problemi che si sono accumulati e che il governo Monti dovrà affrontare”.

“Penso che in Parlamento si potrebbe anche essere liberi e senza essere spiati”, il riferimento è sul bigliettino fatto avere da Enrico Letta al presidente del Consiglio Mario Monti, ripreso ieri dai fotografi alla Camera.

Il movimento degli indignati è “una manifestazione significativa del malessere dei giovani, della protesta contro un capitalismo selvaggio, senza regole che ha prodotto ingiustizie”. Secondo D’Alema si deve “cercare di capire quali sono le ragioni profonde di questo momento, dare delle risposte”. Ma ammonisce: “Certo, la violenza non è accettabile, mai, però bisogna distinguere tra la necessità di arginare le violenze e il fatto che si sia di fronte a una protesta che ha delle ragioni sere e vere”.

“E’ necessario produrre una tassazione europea sulle transazioni finanziarie, bisogna farla diventare una imposta globale, in questo modo le risorse potrebbero essere utilizzate per finanziare investimenti e sviluppo”.

”Non c’e’ mai stato un terribile complotto dell’Europa verso l’Italia, bastava una guida politica tale da farsi invitare al tavolo europeo. Credo che il governo Monti sia un bellissimo segnale dopo le ostilita’ verso l’Europa e il fastidio provinciale che il governo precedente provava verso Sarkozy e la signora Merkel. Ora a quel tavolo ci saremo anche noi”. Lo ha detto a Enna il presidente del Copasir Massimo D’Alema.

“Non c’e’ mai stato un terribile complotto dell’Europa verso l’Italia, bastava una guida politica tale da farsi invitare al tavolo europeo. Credo che il governo Monti sia un bellissimo segnale dopo le ostilità verso l’Europa e il fastidio provinciale che il governo precedente provava verso Sarkozy e la signora Merkel. Ora a quel tavolo ci saremo anche noi”. “Oggi c’e’ spazio per la politica italiana in Europa”, ha concluso Massimo D’Alema.