Enna Calcio: “Ci hanno pugnalato i nisseni” e così è fallito tutto

Clamoroso stop al progetto di trasformazione dell’Enna Calcio che deve dire addio alla possibilità di avviare un nuovo progetto che, almeno nelle idee, doveva far nascere la società Centro Sicilia. La notizia bomba è iniziata a circolare nella mattinata di ieri a Caltanissetta ed è stata sintetizzata così dal dirigente Raffaele Ammendola: “Siamo stati vittima di un attacco nisseno attraverso un servizio polemico che ci ha pugnalato, ci hanno colpito politicamente e sportivamente” si è limitato a dire un Ammendola distrutto e giù di morale. Il futuro per l’Enna si fa molto nero e nulla è più certo. Anche Peppino Cannarozzo ha ben poche parole per commentare quanto accaduto e a stento ne trova la forza: “L’Enna Calcio torna a essere quella dell’inizio, ossia solo con i giovani. Torneremo a giocare ad Enna, nel nostro stadio Gaeta”. E a tal proposito Cannarozzo rivolge un appello al nuovo assessore allo sport Emanuela Guarasci: “Prego l’assessore di attivarsi affinchè ci venga messo a disposizione lo stadio, anche a porte chiuse, ma vogliamo tornare nella nostra città”.
Quello subito dalla società è un forte schiaffo perchè spezza le ali ad un progetto che stava entusiasmando la nuova dirigenza per lo più formata da ex dirigenti della Nissa. Ad Enna per la verità ci credevano poco alla buona riuscita di questo progetto avendo subìto sulla propria pelle le promesse mai mantenute in questi anni. Ma adesso cosa succede in ambito sportivo? La vicenda non fa stare tranquilli perchè la società ieri ha improvvisamente svincolato tutti i nuovi arrivati e, ammette Cannarozzo, “anche Mirisola e Nasonte si sono presi un po’ di tempo per riflettere e decidere se continuare”. Allo stato attuale l’Enna potrebbe anche rischiare di non avere una rosa di calciatori considerando che la campagna acquisti si è chiusa ieri ed ora restano solo gli svincolati. La gara di oggi col Trecastagni, assicura Peppino Cannarozzo, non è in dubbio e si giocherà a Caltanisseta; resta da capire però con chi verrà fatto. A questo punto il futuro dell’Enna torna ad essere una incognita e chissà se dopo aver subito l’ennesimo duro colpo, la società adesso prenderà in considerazione l’idea di lasciare il titolo, senza nulla chiedere, nelle mani del sindaco.
William Savoca