Enna Calcio: La sosta servirà a risolvere i problemi?

Tre settimane, è questo il tempo che avrà a disposizione la dirigenza dell’Enna per ricostruire la rosa gialloverde. Il terremoto dei giorni scorsi ha mandato in fumo tutti i progetti della società che mirava a creare una squadra che doveva puntare, nelle intenzioni, ai grandi palcoscenici del calcio. Il sogno è invece morto nella terra che doveva ospitare l’Enna o futuro Centro Sicilia che dir si voglia. A Caltanissetta, infatti, è stato demolito tutto, questa è stata la denuncia di Raffaele Ammendola, direttore generale dell’Enna e “deus ex-machina” del progetto. Il dirigente non ha nascosto tutto il suo rammarico per le gambe segate dalla sua stessa terra.
I fatti, però, sono ormai arcinoti e a questo punto c’è da capire il futuro della squadra specialmente dopo la figuraccia patita sabato scorso contro il Trecastagni a cui i dirigenti ennesi hanno regalato la vittoria a tavolino ritirandosi dopo trenta minuti, una disfatta che non fa onore alla storia dell’Enna. Il presidente Peppino Cannarozzo ancora ieri ha sostenuto che la squadra completerà la stagione senza alcun problema. Non si sa con quali forze e considerando che il raggiungimento della salvezza è ormai un miraggio. Cannarozzo ha ribadito che in questi giorni verranno contattati alcuni giocatori a cui sarà affidato il compito di portare a termine il campionato. Ancora una volta la società si dimostra ottimista, peccato che la realtà ponga un’altra situazione che non può essere camuffata. Enna ancora una volta resta una piazza in cui senza garanzie certe, nessuno vuole andare e ci sono casi in cui neanche le garanzie riescono a rendere allettante una squadra che fino a qualche anno fa era una meta ambita.
Questo naturalmente deve far riflettere i dirigenti perché è impossibile andare avanti con la paura di dover affrontare dei nuovi problemi ogni giorno e senza soprattutto le forze economiche per farlo. Ci si chiede poi cosa accadrà a fine stagione e se sarà una morte assistita quella a cui sta andando incontro l’Enna. Altro inghippo da risolvere riguarda lo stadio “Gaeta” perché adesso la società, abbandonata Caltanissetta, non ha più uno stadio e quello ennese è chiuso da quasi due mesi. La società ha già fatto richiesta ufficiale al Comune per giocare ad Enna anche a porte chiuse, ma resta da vedere se ci sarà un’apertura dopo che i dirigenti hanno più volte puntato il dito contro l’amministrazione comunale accusata di non aver appoggiato così come ci si aspettava i loro progetti.