A19 Catania – Palermo: 18enne e madre tentano truffa, con il trucco del lancio di pietra, denunciati

Nell’ambito dell’attività di controllo ai fini di repressione e prevenzione effettuata dalla Polizia Stradale di Enna, al comando del Vice questore Aggiunto Dott. Fabio D’Amore, personale del dipendente Distaccamento di Catenanuova, in atto diretto dall’Ispettore Capo della Polizia di Stato Francesco Mondo, è intervenuto in occasione di un tentativo di truffa. Giovedì 29 c.m., alle ore 11,10, nei pressi del Km. 150 dell’autostrada A/19, direzione di marcia Catania-Palermo, nel territorio del comune di Regalbuto, un’autovettura Ford Fiesta, affiancava un’autovettura in transito, tipo Opel Agila e con il trucco del lancio di una pietra all’indirizzo della stessa, gli occupanti della Ford simulavano di essere stati toccati dal veicolo sorpassato. A questo punto i due occupanti della Ford Fiesta, un uomo e una donna, madre e figlio (R. A. di anni 18 e R. F. di anni 37) di Adrano, facevano in modo di far accostare l’autovettura sorpassata, comunicando al conducente che aveva provocato la rottura dello specchietto retrovisore esterno della autovettura di loro proprietà. A questo punto il giovane diciottenne chiedeva al conducente della Opel Agila l’immediato risarcimento del danno, con il pagamento, in contanti, del valore economico dello specchietto retrovisore, cercando di convincere la vittima del raggiro della inutilità di fare una contestazione amichevole o una denuncia all’Assicurazione. Nel frattempo giungeva la pattuglia della Polizia Stradale di Catenanuova, che si era fermata e aveva chiesto spiegazioni in merito alla sosta delle due autovetture sulle corsia di emergenza dell’autostrada. Il giovane truffatore diciottenne cercava di convincere gli operatori di Polizia che stava solo dando una informazione al malcapitato, ma il conducente della Opel Agila, invece, spiegava nei dettagli l’accaduto. Pertanto, condotti tutti i protagonisti presso i locali del Distaccamento della Polizia Stradale, si accertava che il diciottenne e la madre dello stesso avevano precedenti specifici per truffa, mentre la vittima sporgeva querela nei confronti dei due malviventi. Dell’accaduto è stata data notizia alla Procura della Repubblica di Nicosia competente per territorio mentre i due malviventi sono stati denunciati a piede libero.