Norma ‘salva-parenti’. Piazza Armerina: Fratelli incompatibili: Grillo lascia a Catalano

Piazza Armerina. La recente bocciatura all’Ars della cosiddetta norma “salvaparenti” sta scatenando una reazione a catena nei vari comuni siciliani, che vedono la presenza in consiglio comunale e in giunta municipale di parenti fino al secondo grado. E’ anche il caso di Piazza Armerina, dove, tra gli scranni del consiglio comunale siede Pino Grillo fratello dell’assessore alle politiche sociali Lina Grillo. La norma “salvaparenti” riguardava un emendamento proposto dal deputato regionale Leontini alla legge regionale 6/2011 che nella sostanza non faceva altro che rinviare alla prossima legislatura l’entrata in vigore della legge 6 dell’aprile 2011. Legge che, al comma 6 dell’articolo 4, disciplina un semplice principio: “Non possono far parte della giunta il coniuge, gli ascendenti e i discendenti, i parenti e gli affini sino al secondo grado, del sindaco, di altro componente della giunta e dei consiglieri comunali”.
La bocciatura di questo emendamento porta, dal primo gennaio, Lina Grillo e il fratello Pino a dover compiere con urgenza la scelta su chi restare e chi dimettersi per non far scattare procedure di nullità degli atti amministrativi adottati dalla giunta e dal consiglio comunale armerino. Sulla base del testo legislativo chi ricopre la carica assessoriale non può avere parenti in consiglio comunale, ma se fosse Pino a tirarsi indietro, in quel caso la sorella Lina potrebbe restare al timone dell’assessorato. A quanto sembra sarà proprio il consigliere Pino Grillo ad andare via ed in questo caso a prendere, il suo posto sarà Giuseppe Catalano, primo dei non eletti con 103 voti della lista Pd – Nigrelli sindaco, nelle elezioni del giugno 2008.
Marta Furnari