Presentata la mozione di sfiducia al Sindaco di Piazza Armerina

Piazza Armerina. Le forze politiche che si oppongono all’amministrazione Nigrelli hanno messo a segno ieri un altro colpo con la presentazione della mozione di sfiducia. Martedì mattina nove consiglieri di opposizione hanno presentato all’ufficio del protocollo generale del Comune di Piazza Armerina una mozione di sfiducia avversa al sindaco Fausto Carmelo Nigrelli, chiedendo che se ne discuta in aula. Il corposo documento protocollato, elenca in una lunga lista, le inadempienze amministrative che i nove consiglieri comunali firmatari del documento contestano all’amministrazione comunale.
Carmelo Gagliano, Rosario Paternicò, Ivan Piccicuto, Giuseppe Falcone, Michelangelo Trebastoni, Renato Incardona, Basilio Fioriglio, Calogero Cursale e Giuseppe Marotta dopo averne parlato per tanto tempo all’interno dei loro partiti e dopo avere sviluppato una serie di confronti ed analisi politiche circa la situazione amministrativa della città nel prossimo consiglio comunale che, a seguito dell’avvenuta presentazione del documento, dovrà essere necessariamente convocato dal presidente Giuseppe Venezia, entro 30 giorni, spiegheranno le motivazioni, in un aula con ogni probabilità affollata di cittadini, dell’importante gesto politico a tre anni e mezzo dall’elezione nel giugno del 2008 di Nigrelli.
Uno dei maggiori sostenitori della mozione di sfiducia, sin dalla prima ora, è Giuseppe Mattia segretario armerino dell’Mpa che dice: «Ribadisco che la mozione di sfiducia è un atto politico doveroso a fronte della lunga lista di inadempienze amministrative e programmatiche. Il programma elettorale presentato nel 2008 da Nigrelli è stato totalmente disatteso. Una assoluta mancanza di rispetto verso le delibere del consiglio comunale sta caratterizzando la giunta Nigrelli, mi riferisco a tanti casi, uno su tutti il mancato trasferimento del sito mercatale. L’amministrazione ha insistito parecchio per la introduzione dell’Irpef comunale e dell’accise sulla bolletta Enel che grava sulle tasche già vuote dei piazzesi».
Mattia aggiunge: «Senza contare tutto il resto: mancata trasparenza degli atti amministrativi; numerosi contenziosi che hanno visto il Comune condannato per attività antisindacale; perdite di finanziamenti per gravi imprecisioni ed errori nella partecipazione a bandi regionali; nessuna ferma presa di posizione contro Acqua Enna in relazione all’esito referendario sulla gestione comunale dell’acqua».
Mattia conclude: “Mandata a casa l’amministrazione Nigrelli, sarà finalmente il momento per avviare un confronto politico serio con tutte le forze politiche cittadine, e ritengo che siano parecchie, che vogliono lavorare con impegno per il futuro riscatto della nostra città”.

Marta Furnari