Enna Calcio: Domani col Due Torri a Calascibetta

Sarà il Comunale di Calascibetta ad ospitare, domani, la prima giornata d’andata del campionato d’Eccellenza tra Enna Calcio e Due Torri. La decisione nasce ancora una volta dall’indisponibilità dello stadio “Gaeta”. Questa volta, però, i lavori non sono la causa della chiusura, bensì l’ok che deve arrivare dalla commissione. Il presidente dell’Enna Peppino Cannarozzo aspettava per ieri mattina una conferma da parte del Comune, ma si è sentito rivolgere un altro “niet” perchè la commissione che dovrà valutare l’agibilità dell’impianto non farà in tempo a riunirsi entro domenica. I tempi tecnici tra la convocazione ed il sopralluogo sono almeno di sei giorni, troppi in vista dell’imminenza della gara.
Questo impedimento ha mandato su tutte le furie il presidente gialloverde che ha puntato il dito “sull’immobilismo delle ultime settimane quando si sarebbbe potuta convocare la commissione per valutare l’idoneità dello stadio”. A Cannarozzo era stata prospettata la possibilità di giocare a Pergusa, ma il campo non è idoneo per l’Eccellenza, la stessa motivazione che ha fatto scartare il comunale di Piazza Armerina (che però fino a qualche stagione fa ospitò l’Enna di Santino Nuccio), facendo così cadera la scelta su Calascibetta che ha già ospitato gli ennesi contro il Modica quando quest’ultimi vinsero 1-0.
Il mea culpa societario, invece, deve essere fatto sul mancato arrivo di nuovi giocatori così come era stato promesso un mese fa. Raffaele Ammanedola ha riferito che è in continuo movimento per individuare qualche rinforzo e che c’è tanta carne al fuoco. Di fatto, però, non c’è ancora nulla ed il rischio è che la brace si spenga restando così a pancia vuota. A non aiutare è certamente la mancanza di una fissa dimora che agli occhi dei potenziali nuovi giocatori fa un effetto strano.
Domenica nella difficile partita contro il Due Torri, l’Enna scenderà in campo con la squadra Juniores – “una dignitosissima Juniores” ha detto Raffaele Ammendola -, ma l’effetto sorpresa potrebbe arrivare all’ultimo perchè vaga nell’aria la possibilità che qualche giovane si opponga all’idea di scendere in campo per essere mandato allo sbaraglio con il rischio di bruciarsi. Fatto con i giusti presupposti, l’idea di impiegare solo i giovani potrebbe anche essere valida perchè si darebbe spazio a quello che potrebbe essere il futuro dell’Enna, ma fatto in mezzo a tutta questa indecisione o senza un allenatore che possa dare indicazioni precise rischia d’essere un capitombolo generale.