Enna Calcio: La società spera, ma adesso rischia grosso

C’è ancora la speranza – dei dirigenti – di dare una sterzata alla crisi dell’Enna che si è accentuata domenica scorso con il ritiro dal campo contro il Due Torri. A dirlo è il dirigente Raffaele Ammendola che ha in queste ore in programma degli incontri per ricostruire la rosa gialloverde con l’intento, almeno, di evitare il ritiro a metà dell’opera. Parlare oggi di possibile rifiuto contro il Ragusa domenica prossima non è utopia, anzi ci sono delle grosse possibilità che questo accada perché quei giovani che prima seguivano alla lettera le indicazioni societarie, adesso non sembrano più disposti a fare altre brutte figure come quella contro il Due Torri. Non è piaciuta, ad alcuni di loro, l’accusa d’aver autonomamente il campo quando invece, confermano ancora oggi, è stato Cannarozzo ad aver preso la decisione.
Ammendola ha parlato, ieri, di “buone speranze per il futuro. Ho in programma degli incontri con dei giocatori, ma anche con alcuni genitori perché non mi sono piaciuti certi atteggiamenti”. A tal proposito il dirigente si è detto molto preoccupato per il comportamento di alcuni giovani; il riferimento è all’assenza di qualche giocatore domenica scorsa. La loro decisione però è arrivata quando la pazienza era ormai al limite perché, hanno spiegato alcuni a “taccuini chiusi”, non è più comprensibile che la società faccia proseliti e promesse da mesi ed ancora non è stata capace di formare una rosa quantomeno dignitosa. Ogni volta, hanno sottolineato, c’è una novità che blocca l’arrivo di giocatori annunciati. Sul fronte sportivo sembra già esserci una resa perché si parla si ripescaggi per la prossima stagione e, comunque, di salvezza del titolo d’Eccellenza. Un ritiro a stagione in corso sarebbe nefasto sia per la città che perderebbe un patrimonio, ma anche e soprattutto per l’attuale dirigenza che vedrebbe vanificati i sacrifici di ripianamento della situazione debitoria pregressa, perché in questo modo tutti i progetti futuri svanirebbero. Il primo segnale si vedrà domenica in quel di Ragusa perché se la squadra non si presenterà sarà il primo campanello d’allarme che rischierebbe di far scivolare l’Enna verso le tanto temute tre rinunce che di fatto la cancellerebbero. Riuscirà la società ad evitarlo? Ma soprattutto – prima di parlare di grandi progetti – sarà capace di garantire il minimo per completare la stagione senza altre brutte figure? Sarà il tempo a dare le risposte giuste, per adesso non resta che piangere il presente.