Agira. Deceduta settantacinquenne all’ospedale di Enna, indagato un medico

La Procura di Enna indaga su un medico dell’ospedale ‘Umberto I’ per la morte di Angela Di Paola, una settantacinquenne di Castel di Iudica, residente ad Agira. La donna il 9 dicembre scorso è stata sottoposta a un prelievo di midollo spinale dello sterno.

Angela Di Paola era stata sottoposta a un prelievo del midollo dallo sterno, ad un “puntato sternale”, un atto diagnostico che consiste nel pungere lo sterno con un grosso ago per prelevare una piccola quantità di midollo osseo emopoietico e poterlo così esaminare al microscopio. Solo che subito dopo le condizioni di salute della donna sono precipitate, sono diventate molto gravi, nel giro di qualche ora, nonostante i vari tentativi effettuati dai medici per salvarla, è deceduta. Due giorni dopo la morte la Procura della Repubblica ha aperto un’inchiesta, disponendo pure il sequestro e l’acquisizione di tutte le cartelle cliniche e il materiale medico d’interesse che si trovava ancora all’Umberto I. Il Pm, nel rispetto della legge, ha anche iscritto sul registro degli indagati il medico che ha effettuato il prelievo midollare, anche se non è chiaro se sia un medico del Laboratorio di analisi o di un altro reparto, che viene assistito dagli avvocati Gabriele Cantaro e Maria Elena Argento. Ieri mattina in tribunale la Procura della Repubblica aveva fissato il conferimento di incarico a un perito per compiere alcuni accertamenti “irripetibili”, ma i legali dell’indagato hanno chiesto e ottenuto di svolgere questi esami, proprio perché irripetibili, con la formula dell’incidente probatorio, che sarà fissato tra qualche giorno. Alla luce di questi accertamenti la Procura potrà essere nelle condizioni di comprendere esattamente le ragioni della morte della donna anziana. Non è dato sapere se la famiglia della donna abbia presentato o meno un esposto-denuncia alla Procura, ma lo si potrà sapere tra qualche giorno. Ieri presso la Procura era presente solo il legale degli indagati e il Pm che sta coordinando l’inchiesta. Massimo riserbo da parte della Procura , che non ha dato alcuna comunicazione e non è stato deciso se ci sarà o meno l’autopsia. Il direttore di presidio dell’Umberto I, Emanuele Cassarà, intanto, ha aperto un’indagine interna, per valutare eventuali responsabilità.