Aidone. La spesa per raccolta rifiuti non troverebbe giustificazione nel Piano dell’Ato rifiuti

Aidone. Gestione comunale della raccolta dei rifiuti e la differenziata porta a porta. E’ questa la scommessa vincente, su cui punta Carlo Garofalo del Coordinamento provinciale dei Comitati cittadini, intervenuto all’assemblea del Comitato di Aidone, auspicando, sulla questione, una concentrazione delle forze politiche, a cominciare dal consiglio comunale. Garofalo, consapevole del percorso non facile, sottolineando però come oggi ci siano le condizioni, anche in provincia di Enna, per una gestione diretta dei rifiuti, ha aggiunto: ” Si otterrebbero in questo modo tre risultati: un paese più pulito e decoroso, un aumento del personale lavorativo e una diminuzione del costo del servizio a carico dei cittadini”.
“Su questo, per il futuro, dobbiamo confrontarci – ha ribadito Garofalo -restando disponibili, per il passato, a sederci attorno ad un tavolo con le istituzioni comunali per vedere cosa si può fare nell’interesse della comunità”. Ad Aidone la raccolta differenziata, nella voce di spesa del Piano dell’Ato rifiuti, ha un costo di circa 120 mila euro per un servizio che, per i cittadini, non è stato assolutamente reso, così come tante altre voci di spesa, tra cui 30 mila euro “riciclaggio dei rifiuti”, 20 mila euro “altri costi”, 28 mila euro “costo di riscossione”, secondo il Comitato cittadino, non troverebbero giustificazione nel Piano dell’Ato rifiuti.

L’assemblea si è aperta con l’intervento di Licia Minacapilli, che ha informato i presenti sulle risultanze della seduta del civico consesso, ad adunanza aperta, del 16 gennaio scorso nel corso della quale il Comitato ha palesato i motivi di illegittimità riscontrati nella documentazione relativa alle bollette 2010 e 2011. “Aspettiamo – ha detto l’avv. Minacapilli – delle giustificazioni sul modo di operare di questa amministrazione e degli uffici preposti, invitando i consiglieri ad attivarsi con altre iniziative per recuperare i 140 mila euro, che la giunta comunale, il 17 novembre scorso, non ha più deliberato”. Somme che dovevano essere decurtate dal carico d’imposta per far sì che i cittadini pagassero di meno. “Chiederemo – ha detto in conclusione l’avv. Minacapilli – un tavolo tecnico con l’amministrazione comunale e il consiglio dove porteremo le nostre proposte. Controlleremo anche i carteggi dei ruoli emessi in questi due anni. Avvieremo, nel frattempo, la raccolta delle bollette e, se è il caso, presenteremo ricorso”.

Angela Rita Palermo