Sicilia. Politiche sociali: a via confronto Governo-Sindacati

Si è concluso con l’impegno “a una ricognizione di tutte le risorse regionali, nazionali e Ue disponibili per politiche sociali, per la canalizzazione in un fondo unico”, l’incontro svoltosi in mattinata a Palazzo d’Orleans tra sindacati e governo della Regione. Ne dà notizia la Cisl che fa sapere che la ricognizione sarà svolta nei prossimi giorni, tant’è che le parti si sono date “appuntamento per stabilire le priorità della spesa, entro questo mese”. Il faccia a faccia è seguito alla manifestazione organizzata a Palermo lo scorso 26 gennaio dai pensionati siciliani di Cgil Cisl e Uil. In quell’occasione, ricorda Carmelo Raffa, segretario della Fnp Sicilia, “al governo fu consegnata la petizione elaborata dai sindacati, in calce alla quale erano state raccolte oltre 100 mila firme”. Cgil Cisl e Uil confederali e delle federazioni dei pensionati chiedevano una legge organica per le politiche sociali; la riorganizzazione della sanità con la medicina territoriale e l’integrazione socio-sanitaria; il fondo unico per le povertà. Il via al confronto è “un passo importante ma solo il primo passo”, dichiara Daniela De Luca della segreteria regionale Cisl, per la quale “è tempo di mandare in soffitta la vecchia logica delle contribuzioni a pioggia”. Un punto su cui anche Maurizio Bernava, segretario della Cisl Sicilia, fa sentire la sua voce: “Serve – afferma – una ristrutturazione radicale della spesa sociale. Servono scelte di ripensamento profondo del modo dispersivo nel quale le risorse vengono sperperate per un sistema di assistenza inadeguato, imperniato su logiche spartitorie e di consenso elettorale”. Per la Cisl, è duplice il terreno sul quale la classe politica e di governo dell’Isola dovrà misurarsi con “iniziative visibili, celeri, coraggiose”: “da una parte occorrono politiche per lo sviluppo in grado di fronteggiare l’emergenza-recessione; dall’altra misure a favore della terza età, delle famiglie, per alzare un argine contro il dramma sociale che l’Isola vive”. In questo senso, scrive il sindacato, “l’impegno del governo a concentrare in un unico fondo tutte le risorse disponibili per politiche sociali, è un passo significativo ma è solo il primo passo”.