Si mobilita la città di Troina contro il “pizzo”

Troina. Il paese ha risposto alla grande all’appello del Partito democratico (Pd), Partito socialista (Ps) e al Partito dei comunisti italiani (Pdci) di mobilitarsi per manifestare solidarietà alle due imprese che nei due cantieri per il consolidamento del complesso edilizio della scuola madia statale Don Bosco di via Raffaello Sanzio, nel quartiere Arcirù, ignoti hanno incendiato due piccole macchine movimento terra. E’ evidente lo scopo di questi due attentati, che hanno il chiaro significato di avvertimento mafioso per costringere le due imprese a pagare il pizzo. Ma i mandanti di questi due attentati hanno fatto male i loro conti perché le due imprese non hanno alcuna intenzione di cedere al ricatto mafioso ed il paese, che ha ritrovato la sua anima di paese di sinistra con robusto senso civico solidale che non sopporta soperchierie di nessun genere perpetrate a danno di chiunque, ha reagito immediatamente con energia, stringendosi attorno alle due imprese. In piazza Antonio Gramsci, sabato pomeriggio, c’era tanta gente venuta apposta per partecipare alla manifestazione antimafia nella quale è intervenuto Rosario Crocetta, deputato del Pd al parlamento europeo, di recente nominato componente della Commissione europea sulla lotta alla criminalità organizzata con il compito di indagare sul crimine organizzato, sui fenomeni di corruzione e di riciclaggio del denaro sporco. L’imprenditore Salvatore Greco della GS Immobiliari, una delle due imprese bersaglio dell’intimidazione, era presente alla manifestazione che è stata introdotta da un breve intervento di Fabio Venezia, segretario del locale circolo “Vittorio Fiore” del Pd, che ha parlato in nome dei partiti promotori dell’iniziativa. Greco è un imprenditore che ha una grande passione per il lavoro che fa e per molti versi incarna il modello di imprenditore animato dal “need for achievement” (bisogno di realizzazione). “Sono consapevole del rischio che corro, ma a questi che hanno appiccato il fuoco ai due mezzi nei cantieri della scuola media rispondo che vadano a lavorare perché da me non otterranno nulla”, ha detto Greco. Di pagare il pizzo Greco non ci pensa e confida nell’azione delle forze dell’ordine e della magistratura nell’azione di contrasto del racket delle estorsioni, che non è solo un problema di ordine pubblico. L’azione della magistratura e delle forze dell’ordine deve esse svolgersi in un contesto sociale favorevole per essere efficace. Il senso della manifestazione svoltasi a piazza Antonio Gramsci sabato pomeriggio è proprio questo. Intervenendo alla manifestazione di Troina contro il racket delle estorsioni, Rosario Crocetta, alla sua prima uscita pubblica dopo la nomina a componente della Commissione Antimafia avvenuta giovedì scorso ha detto: “Non si possono lasciare da soli gli imprenditori che, consapevoli che non debbono pagare il pizzo, vengono intimiditi. Attentati come questi di Troina, sempre più frequenti in territori difficili, rischiano di impaurire chi fino ad oggi, con forza ha lottato anche contro la crisi per fa sopravvivere la propria azienda e dar lavoro a tanti operai e tante famiglie. Proprio per questo ritengo che la solidarietà delle istituzioni debba essere concreta e forte. Ancora una volta la mafia si dimostra di essere un danno nei confronti dei cittadini perché toglie lavoro a tante famiglie con il preciso scopo di avere dei guadagni personali e lucrare sulla fatica altrui. La situazione non è più tollerabile. Non si può stare semplicemente a guardare. Per queste ragioni ho deciso di venire a Troina per dire ai mafiosi che il tempo della speculazione sui cittadini liberi è finito, che devono smetterla di rubare soldi e speranze ai lavoratori”. Dopo aver pronunziato il suo discorso, Crocetta si è trattenuto ancora per qualche ora a Troina per ascoltare il concerto del gruppo musicale giovanile “Officina” (nella foto), che hanno cantato canzoni della Resistenza e della liberazione dall’oppressione nazi-fascista e di lotta alla mafia.

Silvano Privitera