Intitolata a Barrafranca la piazza Lituania – Collina delle Croci

Barrafranca. Stamattina dedicazione della piazza Lituania – Collina delle Croci alla presenza del vescovo della diocesi lituana di Siauliai, mons. Eugenjus Bartulis, il giovane prete lituano don Ramunas Norkus e il console onorario della Lituania per la Regione siciliana, Alessandro Palmigiano. A dare sostegno alla manifestazione rappresentanti dell’amministrazione con autorità civili, militari e religiose. “ Sono contento di essere qui – afferma il vescovo lituano Bartulis – e anche se siamo molto distanti con storie diverse quello che ci unisce è la Croce, simbolo che da speranza e salvezza al mondo intero”. Lo scopo della denominazione è frutto del gemellaggio religioso tra la comunità barrese che rappresentava la diocesi armerina e quella lituana nell’agosto del 2010, alcuni rappresentanti dell’amministrazione comunale e provinciale parteciparono all’installazione di una croce di legno alta tre metri nel luogo diventato patrimonio dell’umanità. Non ha fatto mancare la sua presenza anche l’assessore provinciale Savoca e il consigliere provinciale Regalbuto. Il sindaco Ferrigno ha consegnato un attestato di alta onorificenza a don Ramunas Norkus il quale ha organizzato il gemellaggio religioso grazie all’amicizia fraterna che lo lega a don Luca Crapanzano, compagni di studi all’università Laternanense di Roma. “ Ringrazio don Luca Crapanzano e tutta la comunità barrese – afferma un emozionato don Ramunas Norkus – ma prima di tutto ringrazio Dio per la Croce che ha portato nel mondo. Tre cose sono importanti nella vita: ringraziare Dio, l’amicizia e la semplicità. La Croce in questo caso non ha unito solo due persone ma due popoli”. A dare notizia dell’importanza dell’iniziativa il sindaco Angelo Ferrigno: “ L’identità religiosa e l’unione per la devozione della croce unisce due popoli diversi, uno della Sicilia, Barrafranca e l’altro della Lituania, Siauliai, città a 10 km dove sorge la “Collina delle croci”. Un significato importante che ha portato la comunità tutta di Barrafranca a donare una croce, in un luogo della Lituania, simbolo della libertà religiosa e patrimonio dell’umanità. Quella croce in Lituania rappresenta tutta la comunità barrese, ed è il simbolo che unisce la nostra comunità carica delle sofferenze ma anche delle gioie che un essere umano può riscontrare durante il proprio cammino”. La Croce alta circa tre metri, in mezzo ad oltre 150mila croci di varie misure, forme e materiali, presenta la scritta: “Invocando la divina benedizione e protezione in perenne memoria. La città di Barrafranca. Sicily- Italy”. “ E’ un onore per la il ministero degli esteri della Lituania aver saputo che la vostra cittadina – afferma il console onorario per la Regione siciliana, Alessandro Palmigiano – ha promosso una iniziativa culturale di alto spessore”. Il comune che ha organizzato l’evento con alcune associazioni, Ucsi Sicilia, Aisla Enna, Aisa Sicilia e Cid Sicilia. Dell’unione cattolica stampa italiana era presente un rappresentante della giunta nazionale Gaetano Rizzo: “ Porto i saluti del presidente regionale Giuseppe Vecchio e rimarca la notevole importanza culturale che l’ente comune ha organizzato. Questo vuol dire apertura verso l’esterno”. Anche don Luca Crapanzano artefice del gemellaggio religioso in Lituania ne rimarca l’importanza e rappresenta la diocesi in mancanza del vescovo Pennisi che si trova a Roma: “ Chi lo poteva mai pensare – afferma don Crapanzano – a Roma durante gli studi ho incontrato tanti sacerdoti e don Ramunas è stato il primo fratello che ho incontrato. E’ stato come se l’occidente e oriente si incontrassero e respirassero con uno stesso polmone. Culture diverse ma uniti nel grande significato del legno della croce”.
Dopo l’intitolazione della piazza vicino il palazzo di città molti fedeli hanno partecipato ad una messa di ringraziamento nella chiesa Itria presieduta dal vescovo lituano Bartulis. Subito dopo la proiezione di un cortometraggio “ La Collina delle Croci” che è diventato un documento storico del gemellaggio religioso.