Enna. Preoccupazioni per il bilancio comunale

Enna. Diventa sempre più difficile elaborare un bilancio di previsione per un ente locale a causa dei numerosi tagli della Regione e dello Stato, del decreto Salva Italia che dal comune di Enna riceverà 3 milioni e mezzo di euro, provenienti per la maggior parte dall’Imu. Proprio in ragione di questa difficoltà il sindaco Paolo Garofalo e l’assessore al bilancio Vittorio Di Gangi hanno voluto chiarire quale è la situazione del comune di Enna, condizionato da un calo spropositato dei trasferimenti che per il comune di Enna scendono dai 18 milioni dello scorso anno ai 13 milioni e mezzo di quest’anno. “Il bilancio è in fase di elaborazione – ha dichiarato il sindaco Garofalo – i dati che vengono fuori non sono esaltanti, non possono soddisfare i cittadini visto che è previsto un aumento della pressione fiscale. Stiamo provvedendo ad arrivare un equilibrio di bilancio con tagli nelle spese, quindi meno servizi, per cercare di ammorbidire la manovra e si sta pensando di applicare tasse che siano coerenti con il reddito percepito e non per il numero di persone: unire la questione abitativa con l’addizionale Irpef. Ci sono parametri stretti; il comune è in difficoltà e quindi ci saranno maggiori carichi per i cittadini. Ho contatto l’Anci regionale per organizzare una riunione di tutti i sindaci siciliani per cercare di far cambiare il patto di stabilità”.
Il sindaco evidenzia che il bilancio consuntivo 2011 non ha alcun avanzo di amministrazione, i tagli sono troppi e debilitanti dal punto di vista finanziario, è necessario incrementare la lotta all’evasione fiscale ed in questo senso oltre ad attivare l’agenzia delle Entrate, si chiederà la collaborazione con la Guardia di Finanza; le fasce di povertà è in aumento e siamo vicino al 20 per cento e si aggiunge anche il rientro di emigranti che sono stati al nord ed ora non hanno più un lavoro; c’è una grande richiesta di un banco alimentare che possa essere utile alla gente meno abbiente. L’assessore Vittorio Di Gangi snocciola le cifre del bilancio che sono tutte in negativo, sottolineando che bisogna avere entrate certe ed uscite certe con pagamenti certi, sottolineando che le opere strutturali nel territorio sono fatti solo dal comune .
“Il calo degli stanziamenti è notevole e ci mette in difficoltà – ha dichiarato Vittorio Di Gangi – difficile elaborare un bilancio di previsione che sia compatibile con la realtà del nostro territorio. Nel 2011 i tributi incassati sono di 8 milioni e 700 mila euro ed un altro milione e mezzo è arrivato, a sorpresa, dalla commissione di liquidazione del dissesto; ma nel 2012 tutto questo non ci sarà. Dobbiamo puntare al reddito per il pagamento dell’Imu.Sostanzialmente chi riceve di più deve pagare di più. L’Imu ci porterà a consegnare allo Stato 3 milioni e mezzo per il decreto “Salva Italia”. L’Ici rimane al 7 per mille ed il comune è costretto ad alzare il livello dell’aliquota; ecco perché si andranno a colpire i redditi più alti, lotta all’evasione, pagamento della pubblicità e l’occupazione del suolo, quindi la vendita del patrimonio comunale a cominciare dagli alloggi popolari. Per quanto riguarda la Tarsu banche,istituti pubblici dovranno pagare, mentre i meno abbienti pagheranno il 10 per cento in mano”. Vittorio Di Gang sottolinea che le fiere di maggio e di settembre saranno ridotte a soli tre giorni, mentre ci saranno agevolazione per i titolari delle attività produttive che ristrutturano i loro locali.